Perché alcune persone non dimenticano mai un viso
“Il riconoscimento facciale è un’abilità sociale importante, ma non tutti sono ugualmente bravi a farlo”, ha detto lo psicologo cognitivo Liu Jia della Normal University di Pechino. Ma qual è l’elemento che spiega questa differenza? Un nuovo studio di Liu e altri colleghi fornisce la prima evidenza sperimentale che la disuguaglianza di abilità è radicata nel modo unico in cui la mente percepisce i volti. “Gli individui che elaborano i volti in maniera più olistica” – cioè, come un insieme integrato – “sono più bravi nel riconoscimento facciale”, dice Liu. I risultati appariranno …
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Approcci innovativi per aiutare chi soffre di apnea nel sonno
Le persone con apnea ostruttiva del sonno sono più propense a seguire il trattamento prescritto quando un partner o un genitore è coinvolto nel loro trattamento, secondo un team di ricercatori del sonno. L’apnea ostruttiva del sonno si verifica quando le vie aeree superiori collassano durante il sonno. È il più comune dei disturbi respiratori nel sonno e la probabilità che si verifichi è diventata più elevata nelle persone obese. La prima linea di trattamento per l’apnea …
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Rimedi secolari come il tè bianco, l’amamelide e la rosa possono rivelarsi utili
I rimedi antichi potrebbero essere la chiave per trattare un’ampia gamma di gravi problemi medici, oltre a mantenere la pelle più soda e meno rugosa, secondo gli scienziati della Kingston University di Londra. Una collaborazione tra l’università e il marchio britannico di prodotti di bellezza Neal Yard Remedies, ha messo in campo esperti che hanno scoperto che il tè bianco, l’amamelide e la semplice rosa contengono potenziali proprietà benefiche per la salute e per la bellezza. La ricerca suggerisce che una serie di sostanze presenti naturalmente possono …
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I percorsi cerebrali funzionali sono alterati nei bambini con ADHD
Utilizzando la risonanza magnetica funzionale (fMRI), i ricercatori hanno individuato anomalie nel cervello dei bambini con deficit di attenzione /iperattività (ADHD), che può servire come biomarcatore per il disturbo, secondo uno studio presentato il 28 novembre in occasione della riunione annuale della Radiological Society of North America (RSNA). L’ADHD è uno dei disturbi infantili più comuni, colpisce circa il 5-8 per cento dei bambini in età scolare. I sintomi, che possono continuare anche in età adulta, sono comportamenti legati alla disattenzione, iperattività e impulsività che sono fuori dal comportamento normale per l’età e …
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Decodificata una malattia ereditaria del movimento
Le malattie neurodegenerative rappresentano una delle più grandi sfide della nostra società che invecchia. Tuttavia, le indagini in queste malattie è resa particolarmente difficile a causa della limitata disponibilità di tessuto cerebrale umano. Gli scienziati del centro di ricerca Life & Brain e Neurology Clinic dell’Università di Bonn hanno deciso di percorrere una strada indiretta: hanno riprogrammato delle cellule della pelle da pazienti con una malattia ereditaria legata al movimento, le cosiddette cellule staminali pluripotenti indotte (cellule iPS), e hanno ottenuto …
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Scoperto un nuovo gene di rigenerazione dei muscoli
Un team internazionale di ricercatori provenienti dall’Inghilterra e dalla Charité – Universitätsmedizin di Berlino ha presentato nuove scoperte sulla funzione delle cellule staminali muscolari, che sono state pubblicate nell’ultimo numero della rivista Nature Genetics. I ricercatori hanno studiato diverse famiglie con bambini affetti da una malattia muscolare progressiva. Usando una tecnica di analisi genetica nota come “prossima generazione di sequenziamento” gli scienziati hanno identificato un gene difettoso chiamato MEGF10 responsabile della debolezza muscolare. I bambini soffrono di grave debolezza della muscolatura del corpo e degli organi interni come il diaframma, il muscolo respiratorio principale. Le conseguenze sono che i …
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L’attività fisica incide sulla qualità globale del sonno
Secondo un nuovo studio, le persone dormono molto meglio e si sentono più attente durante il giorno se fanno almeno 150 minuti di esercizio fisico alla settimana. In un campione rappresentativo a livello nazionale di oltre 2.600 uomini e donne, di età 18-85 anni, è stato scoperto che 150 minuti di attività moderata e vigorosa a settimana, hanno prodotto un 65% di miglioramento nella qualità del sonno. La persone hanno anche riferito di avvertire una minore sonnolenza durante il giorno, rispetto a …
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