Che Insetto è questo?
Una domanda frequentissima, dettata tanto da curiosità naturalistica quanto da timore che la specie osservata possa essere velenosa/aggressiva/mortale (et al.). I più lesti riescono anche ad immortalare in fotografia il soggetto di cui si vorrebbe arrivare all’identificazione, ma non è sempre facile capire con certezza che animale sia: in talune circostanze neppure una foto da premio aiuta a determinare la specie qualora non venga inquadrato uno specifico carattere diagnostico. Per arrivare almeno a un’identificazione che si fermi a taxa di livello superiore, come genere o famiglia, è necessario un “piccolo aiutino”. In nostro soccorso è arrivata la recentissima e davvero ben fatta è guida “Che Insetto è questo?” della Ricca Editore, un testo di scuola tedesca utilissimo sul campo (e non solo).
Vi sono descritte quasi 450 specie, ognuna delle quali è corredata da una scheda completa e di facile comprensione: oltre a molte foto di elevata qualità (circa 2000 in totale), nome comune, nome latino e famiglia, sono riportati alcuni aspetti morfologici come dimensioni, presenza di particolari strutture anatomiche, colore, caratteristiche più evidenti della specie, disegni stilizzati che permette di inquadrare per linee generali l’Insetto che stiamo osservando. Sono presenti anche le caratteristiche ecologiche della specie, come il periodo dell’anno in cui è possibile osservarla, l’habitat di riferimento e la distribuzione in Europa. E’ necessario mettere in evidenza un aspetto che in molti altri manuali è assente: la descrizione, con foto o disegno, della fase larvale o di ninfa, un’aggiunta fondamentale, considerando che molto spesso non troviamo Insetti adulti, ma in altri stadi di sviluppo. Oltre alle singole specie, è presente anche una sintetica introduzione che tratta in linea generale gli aspetti principali di questi ubiquitari e affascinanti Artropodi.
Per esperienza personale, non posso far altro che consigliare questo testo, fondamentale tanto sul campo quanto durante le fasi di identificazione a posteriori, magari su materiale fotografico (quando possibile).
Pro: Un testo abbastanza completo che prende in considerazione le specie che più comunemente possiamo incontrare durante le nostre escursioni. Un aiuto importante anche per permetterci di capire quali specie siano REALMENTE pericolose per noi, sfatando così molti miti. Utilissimo il righello disegnato direttamente sulla copertina, così da avere anche un immediato e preciso riferimento metrico, evitando “sindromi da pescatore” che portano spesso ad eccessive sovrastime dimensionali.
Contro: È chiaro che le specie menzionate siano solo una piccolissima percentuale di quelle diffuse nel Vecchio Continente: bisogna considerare che solo in Europa Centrale ne sono state attualmente descritte circa 50000. Ma è implicito che sul campo non possiamo portarci alcune decine di volumi di un’enciclopedia, quindi l’accurata selezione delle specie è molto più che sufficiente durante le nostre scampagnate. Insomma, un “contro” che in realtà si rivela un “pro”.
Andrea Bonifazi