Un computer ha l’intelligenza di un bambino di 4 anni
- Maria Grazia Tecchia
- 18 Luglio 2013
- Ricerca & Scienza, Scienza
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I ricercatori della conoscenza artificiale e naturale presso l’Università dell’Illinois di Chicago hanno testato il quoziente intellettivo di uno dei migliori sistemi di intelligenza artificiale per stabilirne il vero grado di intelligenza.
Ed ecco che si scopre che l’intelligenza di questa macchina è pari a quella che potrebbe essere l’intelligenza di un bambino medio di 4 anni.
Questo risultato è scaturito dalla comparazione dei risultati del test con i quelli ottenuti dalla valutazione del quoziente intellettivo standard di bambini piccoli di una scuola materna.
I risultati del test della macchina però, a differenza di quelli dei bambini, erano molto diversi nelle tre diverse parti della prova.
Nel test di riconoscimento vocale e di associazione tra le cose la macchina sembra aver risposto molto bene, mentre ha stabilito un pessimo risultato per quel che riguarda il test sulla comprensione.
“Risultati così disomogenei tra loro in un test eseguito da un bambino denoterebbero sicuramente sintomi di qualche problema”, ha affermato Robert Sloan, professore e capo di informatica presso l’UIC.
“L’ostacolo principale nel costruire un’intelligenza artificiale sta nel fatto che questa è infinitamente limitata rispetto a quella umana, perché l’uomo la costruisce sull’esperienza e l’apprendimento dal mondo che lo circonda” ha continuato il professore.
E dunque, un essere umano crescendo impara che se butta giù degli oggetti questi cadono o che se tiri la coda al cane non lo apprezzerà di certo, o ancora che il ghiaccio è un elemento freddo; una macchina invece può semplicemente fornire l’informazione della temperatura in cui l’acqua gela.
Sebbene ad oggi la scienza sia molto lontana dal riuscire a paragonare l’intelligenza artificiale a quella di un bambino di 8 anni, questi studi sono molto importanti per stabilire quali sono i punti di forza dell’elaborazione delle macchine e quali invece i problemi da correggere.
Maria Grazia Tecchia
18 luglio 2013