Meningite B: scoperto a Novara il vaccino

Scritto da:
Davide Basili
Durata:
1 minuto

vaccino-meningiteNonostante la meningite di tipo B sia la più diffusa in Europa, finora era uno dei cinque sierogruppi di tipo  meningococcico per il quale non c’era un vaccino.

Finalmente, dopo numerosi studi, è stato scoperto il vaccino, il cui studio ha coinvolto 65 ospedali, di cui 5 italiani e 60 europei. Sviluppato dalla Novartis di Siena, Bexsero, così è stato chiamato, è stato approvato pochi giorni fa, il 21 gennaio, dalla  Commissione europea per i farmaci, che ne ha autorizzato l’introduzione sul mercato.

Parte del merito va all’Azienda Ospedaliera “Maggiore della Carità” di Novara, che è stata il centro di coordinamento nazionale e che ha coinvolto, tra il 2008 e il 2010, ben 300 bambini di età compresa tra i 2 e i 3 mesi.

La prima dose al mondo del vaccino è stata infatti somministrata lì il 31 marzo 2008, e da allora il Maggiore ha visto reclutati ben quattro quinti dei vaccini in tutta Italia, che equivale a un sesto di quelli complessivi.

Come ha sottolineato Gianni Bona, primario della Clinica pediatrica, la ricerca ha richiesto ben 17 anni di lavoro: 12 sono stati dedicati allo sviluppo presso i laboratori Novartis, sotto la supervisione del professor Rino Rappuoli e della sua equipe, e 5 sono stati impiegati alla sperimentazione.

Tra i piccoli pazienti reclutati, anche i due nipotini gemelli dello stesso Bona, che ha spiegato quanto sia stato facile ottenere l’adesione da parte dei genitori, vista la precisione e l’accuratezza delle ricerche svolte presso la struttura ospedaliera: “Dal 1994 a Novara facciamo studi clinici sui vaccini: la gente ci conosce e sa la serietà del nostro lavoro”.

Un successo, questo, ancora una volta italiano, che mette in luce le grandi potenzialità che ha il nostro Paese in ambito della sanità e della ricerca.

Davide Basili
25 gennaio 2013