Nella comunicazione uomo-cane interviene un apparecchio radiocomandato
- Maria Grazia Tecchia
- 7 Settembre 2013
- Ricerca & Scienza
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Nuovi limiti vengono superati, un recente studio dimostra come il normale processo comunicativo tra uomo e cane potrebbe, col tempo, subire un graduale cambiamento. Se vi dicessero, per esempio, che fosse possibile” modernizzarlo” comandandolo a distanza con un “telecomando”, o meglio, con il proprio smartphone?
Sembra che sia stato messo a punto un sistema che riesca a farci comunicare con il nostro amico a quattro zampe anche a distanza.
Jeff Miller e David Bevly del Dipartimento di Ingegneria Meccanica presso l’Università di Auburn pubblicheranno i dettagli del progetto nel prossimo numero della rivista International Journal of Modelling di identificazione e controllo.
Si tratta di un dispositivo basato su un microprocessore, con connessione radio senza fili e ricevitore GPS che complessivamente è in grado di comunicare alcuni comandi al cane tramite piccoli toni e vibrazioni emesse.
I test hanno rivelato un’obbedienza da parte del cane del 98% a questo sistema, ciò indica che nel caso in cui il nostro cucciolo sia troppo lontano per essere chiamato o guidato, potremo comunicare con lui attraverso un controllo remoto che riferirà i comandi direttamente al cane.
Stiamo parlando di un’invenzione davvero straordinaria, basti pensare all’importanza di un cane nella ricerca di persone disperse dopo catastrofi quali un terremoto, o nel fiutare della droga nascosta, il suo istinto ed addestramento lo porta ad avvicinarsi all’obiettivo intrufolandosi spesso in posti stretti e difficilmente raggiungibili dall’uomo, interrompendo quindi il contatto tra cane e proprietario.
Questo sistema potrebbe inoltre essere la soluzione quando, in situazioni particolarmente rumorose, il cane potrebbe disorientarsi perché non riesce a cogliere le indicazioni del padrone, mentre in questo modo quest’ultimo riuscirebbe comunque a tenere un contatto tramite le vibrazioni del sistema.
Questa ricerca ha dimostrato che i cani di soccorso possono essere tranquillamente addestrati a rispondere ai toni e alle vibrazioni come se si trattasse di comandi diretti di un uomo.
Maria Grazia Tecchia
7 settembre 2013