Esiste un collegamento tra la forma del cranio e la posizione bipede
I ricercatori antropologi dell’Università del Texas hanno confermato un legame diretto tra la postura su due zampe (o piedi) e la posizione del foro occipitale, ovvero un foro che si trova alla base del cranio e che trasmette il midollo spinale.
Lo studio sarà presto pubblicato sul Journal of Human Evolution e conferma una grandiosa scoperta di un anatomista, Raymond Dart, che per primo scoprì la curiosa caratteristica anatomica dei nostri antenati bipedi.
Dal lontano 1925, anno della scoperta di Dart, gli scienziati hanno continuato a discutere sulla questione della base cranica come collegamento diretto alle specie fossili bipedi.
Chris Kirk, professore associato di antropologia e co-autore dello studio, afferma che in base alla posizione del foro occipitale si può dedurre se il tipo di fossile analizzato era un bipede, e dunque antenato dell’uomo, oppure no.
Difatti, il foro occipitale nell’uomo in posizione eretta è posizionato esattamente sotto la scatola cranica, e ciò è dovuto al fatto che è il punto in cui il cranio è collegato alla spina dorsale, che trovandosi sotto il cranio riflette necessariamente una posizione dello scheletro eretta, e dunque appartiene ad un essere bipede.
Viceversa, il foro occipitale si trova più spostato verso la parte posteriore del cranio in quegli esseri viventi che camminano a quattro zampe, risultato della diversa posizione della colonna vertebrale rispetto al cranio stesso.
Gli scienziati hanno effettuato svariate misurazioni su diversi tipi di fossili ed esseri viventi, ed hanno potuto constatare che la posizione del foro occipitale è strettamente legata alla postura e non ad altri fattori – come ad esempio le dimensioni del cervello – come invece si era ipotizzato in passato, concludendo che la posizione più bassa del foro occipitale non è propria soltanto degli uomini ma anche di alcuni mammiferi che camminano abitualmente in posizione eretta.
Redazione
5 ottobre 2013