Starordinaria fioritura di Pleioblastus distichus presso la MADAKE Bamboo Collection, accade ogni 60 anni

fioritura Pleioblastus distichus
fioritura di Pleioblastus distichus.

Originario del Giappone, il Pleioblastus distichus (sinonimi: Arundinaria pygmaea disticha, Arundinaria variabilis disticha, Bambusa disticha, Pleioblastus pygmaeus distichus, Sasa disticha, Sasa pygmaea disticha) è un bamboo nano, temperato (resiste fino a -15°C), leptomorfo (rizoma invasivo di tipo monopodiale), che raggiunge al massimo 60 cm di altezza.

Noto anche come bamboo dalle foglie a forma di palma, o di felce, risulta molto elegante e impreziosisce in modo semplice ma efficace, rimanendo tra l’altro verde tutto l’anno, ogni angolo di giardino, e insieme alla sua sottospecie Pleioblastus distichus minor (sinonimi: Pleioblastus pygmaeus distichus, Pleioblastus pygmaeus) che raggiunge non oltre i 20 cm di altezza, è tra i bamboo tappezzanti più in uso in Giappone per la creazione di tappeti erbosi. I loro fusti morbidi rendono anche agevole il taglio con macchine tosaerba, per veri e propri pati di bamboo.

Il Pleioblastus distichus presente nella mia collezione Madake Bamboo Collection in provincia di Frosinone, ha sviluppato una fioritura già lo scorso anno il 2 aprile 2011, ed ora una nuova fioritura a partire dal giorno 8 marzo 2012. Cosa c’è di tanto particolare? Presto detto: la fioritura dei bamboo è un evento straordinario, che accade a cicli diversi a seconda delle specie, da pochi anni a oltre cento, e il ciclo di fioritura del Pleioblastus distichus è di circa 60 anni. In altre parole, le piante che oggi stanno fiorendo ripeteranno il loro ciclo di fioritura intorno al 2070.

Chi ha la fortuna di vederlo una volta forseè anche l’unica in tutta la sua vita. La fioritura dei bamboo è ancora un mistero per la botanica, poco si è scoperto a riguardo, così come è un mistero il fatto che molte specie fioriscono e poi muoiono generando mutazioni genetiche che danno origine a nuove specie o a sottospecie della pianta madre, o il fatto che mentre alcune specie fioriscono una sola volta a fine ciclo, come ad esempio il Pleioblastus chino pumilus (in fioritura presso la mia collezione lo scorso aprile), altre specie ripetono la fioritura due volte, come appunto il mio Pleioblastus distichus che fiorì lo scorso anno ed oggi ha ripreso a fiorire, tra l’altro un mese prima rispetto allo scorso anno. Data la straordinaria occasione, che si ripeterà nella mia collezione solo tra 60 anni, per chi volesse può venire a vedere dal vivo questo fenomeno incredibile e farne foto. Ai botanici, metto inoltre a disposizione la pianta per prelievi di fiori o parti di pianta se necessari allo studio scientifico del fenomeno.

Thomas Allocca