Sclerosi multipla: primo Audit Civico nel Lazio

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Redazione
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Audit civico: sclerosi multipla
Per la prima volta il sistema "Audit Civico" sarà adattato ad una terpia specifica: la Sclerosi Multipla.

E’ iniziato il primo progetto di “Audit Civico” sulla Sclerosi Multipla che coinvolgerà i principali centri di Sclerosi Multipla della ragione: l’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini, il San Filippo Neri, il Policlinico Sant’Andrea, il Policlinico Tor Vergata, il Policlinico Umberto I ed il Policlinico A. Gemelli.

L’Audit Civico è un metodo attraverso il quale è possibile valorizzare l’ottica dei servizi sanitari da parte del cittadino. Questo sistema coinvolge attivamente le figure del mondo sanitario avvicinandole al paziente e trasmettendo una sorta di confronto tra le due parti. Il fine è quello di “individuare i principi da adottare durante l’analisi del sistema assistenziale” arrivando così a definire, con l’intento di migliorare, il livello assistenziale da parte dello staff sanitario.

Giuseppe Scaramuzza, Segretario Regionale di Cittadinanzattiva – Tribunale per i Diritti del Malato – ha dichiarato: “E’ la prima volta che si adatta uno strumento come quello dell’Audit Civico ad un’area terapeutica specifica, quella della Sclerosi Multipla, con l’obiettivo di valutare i servizi sanitari in un’ottica ‘patient-centric’. Il paziente affetto da Sclerosi Multipla è infatti bisognoso di una complessa e costante domanda che chiama in causa la presa in carico dell’intera persona, non solo della sua malattia, che lo porta inevitabilmente al bisogno di una rete di servizi ad alto livello di specializzazione in grado di rispondere a bisogni sia di tipo sanitario che di tipo socio-assistenziale, dal momento che nelle malattie neurodegenerative la qualità di vita delle persone è strettamente correlata alla possibilità di poter ricevere ed avere accesso ad un sistema di cure, una presa in carico ed un livello di assistenza valido ed efficace”.

Nel solo Lazio si contano circa 5.600 pazienti affetti da Sclerosi Multipla, seconda regione per numero di pazienti dopo la Lombardia. Sono invece circa 61.000 i pazienti in Italia aventi un età media variabile tra i 20 ed i 40 anni. La Sclerosi Multipla è una malattia neurodegenerativa che colpisce le fasce più giovani e produttive dell’intera popolazione con rispettive conseguenze sul piano fisico e psicologico oltre che con relativi disagi sul piano familiare, lavorativo e sociale.

“Nell’ultimo anno, attraverso i nostri centri per i Diritti del Malato presenti nei Tribunali della regione, abbiamo raccolto numerose segnalazioni da parte dei pazienti laziali che hanno dichiarato dei livelli di difficoltà non indifferenti nell’accesso alle terapie e ai servizi di diagnostica e riabilitazione. – continua Giuseppe Scaramuzza – Ci siamo quindi rivolti ai principali Centri Sclerosi Multipla di Roma con l’obiettivo di realizzare una misurazione oggettiva di queste problematiche. L’Audit Civico si presta all’analisi di quest’area terapeutica perché, attraverso la costituzione di team misti formati quindi sia da pazienti che da personale sanitario, rappresenta uno strumento di analisi ‘condiviso’ che parte dal punto di vista del cittadino e fa emergere aree di forza e di debolezza dei servizi sanitari rispetto a bisogni di salute concreti provenienti dai pazienti”.

I sei Centri romani che hanno aderito al progetto costituiscono, per i livelli di assistenza garantita, il punto di riferimento per quasi tutti i 5.600 pazienti affetti dalla SM nella regione Lazio. L’iniziativa sarà in grado di rappresentare la realtà sanitaria della regione nel caso di patologie di questo rango ed entrando nello specifico con la Sclerosi Multipla permetterà  di dar vita ad una rete di condivisione e di confronti dei livelli di presa in carica del singolo paziente.

Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini, Aldo Morrone, ha dichiarato: “Nel solo Centro di Sclerosi Multipla del San Camillo si effettuano, annualmente, più di 2000 visite neurologiche. A partire dal 2007 il nostro Centro ha implementato un percorso specifico il “Percorso Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale” (PDTA) per i pazienti affetti dalla SM con l’obiettivo principale di migliorare il livello qualitativo dell’assistenza e di ottimizzare l’uso delle risorse”.

Seguono le parole di Simonetta Galgani, Responsabile del Centro Sclersi Multipla dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini, con le quali afferma: “La Sclerosi Multipla è una patologia complessa e variabile le cui problematiche incidono sul fisico e si ripercuotono sulla condizione mentale e quella sociale. Inevitabilmente l’insieme di queste problematiche richiede l’intervento di team multidisciplinari. Il PDTA rappresenta un valido strumento per gestire il paziente coinvolgendo attivamente la sua famiglia, nella definizione di un appropriato percorso terapeutico-assistenziale”.

Il bisogno, nella Sclerosi Multipla, di realizzare una forma assistenziale “su misura” dipendendo dal tipo e dalle necessità di paziente e che sia in grado  di farsi carico di tutti gli aspetti che influenzano la qualità della vita è un ulteriore conferma che sottolinea la centralità e l’importanza che svolge il ruolo del paziente nonché una conferma dell’essenzialità che una metodologia come quella dell’Audit Civico possa apportare nei pazienti, nel loro percorso assistenziale, nei processi di diagnosi e nell’accesso a trattamenti innovativi e di riabilitazione attraverso l’instaurarsi di un rapporto più completo tra cittadino coinvolto ed operatori sanitari.

Il progetto verrà realizzato nei prossimi mesi da Cittadinanzattiva Lazio con il supporto di Biogen Idec e la partecipazione in prima linea da parte delle sei aziende ospedaliere laziali.

L’Audit Civico è un metodo di valutazione che permette evaluare la qualità dei servizi sanitari sviluppato da Cittadinanzattiva e accreditato dal Ministero della Salute Italiano. Questo strumento è presente, nel territorio laziale, già da alcuni anni nel quale è stato in grado di valorizzare e valutare il funzionamento di determinate strutture rispetto ad altre.

Il pregio determinante è quello che immedesima in un’unica realtà il ruolo del paziente e dei cittadini attivamente coinvolti con le figure del personale sanitario con il fine di stabilire precisi livelli e promuovere così un processo di miglioramento nell’organizzazione ospedaliera.

L’introduzione del progetto Audit Civico in una precisa area terapeutica apre nuove porte alle sempre più necessarie manovre di sviluppo e miglioria nell’area specialistica e assistenziale. Il progetto Audit Civico relativo alla Sclerosi Multipla vedrà una prima fase di interazione attraverso un tavolo tecnico che riunirà pazienti, specialisti, operatori sanitari e responsabili dei Centri di Cittadinanzattiva.

L’analisi sarà basata su una serie di indicatori che permetteranno di rilevare i punti di forza e quelli di debolezza delle strutture sulla base delle varie indicazioni e raccomandazioni internazionali e locali. Gli indicatori contribuiranno alla determinazione dei così detti IAS (Indici di Adeguamento al Servizio) espressi in un valore variabile da 0 a 100. I risultati evidenziati sul campo saranno poi diffusi a cominciare da dicembre 2012.