Salta la liberalizzazione dei farmaci e con loro la possibilità di risparmiare

Farmaci salta liberizzazione
Farmaci di tipo C: farmacisti bloccano il passaggio della norma. Salta la liberalizzazione.

E’ saltata la tanto attesa liberalizzazione dei farmaci di fascia C con obbligo di ricetta. Federfarma ce l’ha fatta e con loro tutte le farmacie che, a suon di guerra, hanno minacciato la chiusura e continuato, in tutti i modi, ad opporsi alla norma che li avrebbe privati del monopolio dei farmaci. Durante la notte la Commisione Bilancio della Camera ha strutturato un emendamento che toglie qualsiasi speranza in questo che era l’ultimo tentativo per l’apertura delle medicine al libero mercato.

Non saranno dunque venduti né nei grandi Corner né nelle parafarmacie i farmaci con obbligo di prescrizione quali analgesici e antibiotici ed un’altra serie di farmaci che, invece, continueranno con il prezzo bloccato e già definito.

Sono dunque state inutili le migliaia di fax inviate, proprio ieri, dagli aderenti all’Associazione Nazionale Parafarmacie alla presidenza del Consiglio che chiedevano di “non arrendersi alla casta”.

L’unica norma scaturita in merito arriva dai parlamentari del Popolo della Libertà che hanno pensato di “ridurre” alcuni medicinali di fascia C spostandoli nella categoria degli Otc (Farmaci da banco) che non necessitano di prescrizione e saranno vendibili fuori dalle farmacie.

Sarà l’Aifa (Agenzia italiana del Farmaco) a stilare l’elenco che sarà parte integrante del nuovo decreto.

“La norma, così come era stata scritta dal governo, consentiva ai cittadini di avere una lista enorme di medicinali a prezzo scontato, compresi quelli con obbligo di prescrizione. Avrebbero potuto acquistarli in farmacia o in parafarmacia, alla presenza di un professionista”, ha detto il presidente dell’Anpi-parafarmacie: Paolo Spolaore,. “Oggi i prezzi restano quelli, fatto salvo un numero esiguo di medicinali, con la differenza che nuovi farmaci potranno essere comprati senza il consiglio del proprio medico. Ironico che questa norma scritta per ‘tutelare’ maggiormente i cittadini, di fatti ampli il numero dei farmaci che possono essere acquistati senza filtri”. E’ stata definitia una “finta” liberalizzazione a scapito del cittadino sottolinea Spolaore “I titolari di farmacia hanno sempre osteggiato ogni forma di liberalizzazione del settore sbandierando la tutela del paziente, e ora accettano di buon grado questa formula, che non è altro che una finta liberalizzazione, a favore di pochi e a danno di molti, specie dei cittadini”.

Saranno presto approvati, invece, emendamenti come il divieto di eseguire qualsivoglia sconto su medicinali diversi da quelli da banco cercando di incentrare il sistema sul “prezzo fisso”.

Accese restano le polemiche. Chi realmente aveva creduto alla misura si dichiara “profondamente preso in giro da uno stato al quale non sa più se credere o meno”.