Le ripercussioni sulla vita dell’artrite reumatoide

Si sta svolgendo in questo momento, a Rimini, il congresso nazionale della società Italiana di Reumatologia dove, tra le notizie salienti, si è parlato di marcatori biologici e test di prevenzione per l’artrite e spondilite.

La malattia colpisce fortemente privando le proprie vittime di una vita “più libera”. Secondo infatti rapsodia, un indagine messa a fuoco da uno studio scientifico italiano, chi soffre di artrite reumatoide o psorisiaca e spondilite anchilosante sarebbe vittima di disturbi di insonnia, difficoltà nel vestirsi e prepararsi ed impossibilità nell’alzarsi dal letto. L”indagine ha coinvolto 743 pazienti presso 16 centri reumatologici in tutta italia.

Roberto Giacomelli, direttore del Dipartimento di Reumatologia dell’Università dell’Aquila, ha tenuto a precisare quanto le malattie reumatiche compromettano la vita propria delle persone condizionandole sotto ogni aspetto e punto di vista. L’indagine ha preso una piega più ampia mettendo alla luce le vere problematiche nella vita di tutti i giorni, durante il lavoro, con le relazioni, persino nello studio.

I risultati parlano chiaro il 70% dei pazienti presi in esame si sente totalmente condizionato dalla malattia nonché impossibilitato a svolgere le consuete attività casalinghe. Un 25% perde progressivamente la capacità di vestirsi autonomamente, il 43% dorme con diffcoltà. Oltre questo seguono i vari sintomi propri della malattia quali dolore e sensazioni di gonfiore lungo le articolazioni, 3 su 10 presentano dolori alla schiena con susseguente difficoltà nel compiere movimenti. Difficoltà che si ripercuotono nella psiche a 7 pazienti su 10, mentre quasi il 60% soffre di ansia o depressione e ancora, un 20%, segnala problemi sessuali.

L’unica rassicurazione arriva dallo studio, rapsodia, grazie ai biomarcatori che garantisce sollievo quasi nell’80% dei casi.