La correlazione tra rughe e densità ossea in menopausa

Un recente studio ha rilevato che maggiore è la presenza di rughe facciali durante i primi anni di menopausa, minore è la densità ossea con conseguente rischio di osteoporosi. I risultati sono stati presentati al 93° Meeting annuale della Endocrine Society a Boston.

“Nelle donne in post-menopausa l’aspetto della pelle può dare suggerimenti riguardo al benessere dello scheletro, una relazione mai osservata in precedenza”, ha dichiarato Lubna Pal, MD, un endocrinologo riproduttivo e professore associato presso la Yale School of Medicine, New Haven Connecticut. Il ricercatore ha anche affermato che anche se lo studio ha dimostrato solo un’associazione tra le rughe del viso e la densità ossea, i risultati sono comunque degni di nota, perché si potrebbero identificare le donne a rischio di fratture ossee semplicemente esaminando la loro pelle e evitando in tal modo costosi test.

Lo studio ha analizzato 114 donne di età compresa tra i 40 e i 50 anni che hanno avuto la loro ultima mestruazione negli ultimi tre anni e che non sono state sottoposte a terapia ormonale. Sono state escluse le donne che si sono state sottoposte a trattamenti cosmetici al viso. Le donne hanno ricevuto un punteggio basato sul numero di rughe presenti e sulla profondità delle stesse. La fermezza della pelle è stata misurata sulla fronte e sulle guance con un dispositivo chiamato durometro. Le partecipanti allo studio sono state sottoposte anche alla misurazione della densità ossea.

I ricercatori hanno trovato una significativa relazione inversa tra il punteggio delle rughe e quello della densità delle ossa, cioè laddove era maggiore il punteggio delle rughe, minore era il punteggio della densità ossea. La relazione è stata evidente in tutti i punti dello scheletro ed è risultata indipendente dall’età, dalla composizione corporea e da altri fattori che notoriamente influenzano le ossa.

Pal ha dichiarato che nonostante non sia ben chiara la relazione tra la pelle e le ossa, probabilmente la spiegazione risiede nella variazione del collagene, che con l’avanzare dell’età diminuisce e quindi oltre a comportare un peggioramento dell’elasticità della pelle, potrebbe influire anche sulla salute delle ossa.