Identificato legame tra calvizie e cardiopatia coronarica
- Davide Basili
- 5 Aprile 2013
- Salute, Salute & Medicina
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Allarme per chi soffre di calvizia: questo è quanto emerge da uno studio che ha messo in relazione la perdita di capelli per alopecia e la cardiopatia coronarica, condotto dall’Università di Tokyo e pubblicato sul Brithish Medical Journal.
Già in passato si era cercato di dimostrare il nesso tra questi due elementi, ma le ricerche si erano limitate a dimostrare come la perdita di capelli non era collegabile né all’età, né alla genetica.
Dai dati analizzati dagli scienziati sembra che la calvizia anticipi il rischio di infarto, e per questo deve essere visto come un elemento da non prendere sottogamba e da curare subito, fin dalla giovane età, visto che, com’è noto, il diradamento dei capelli inizia anche prima dei 30 anni.
La ricerca ha isolato tutti gli altri fattori che possono provocare l’infarto, come ad esempio l’obesità, l’ipertensione, il colesterolo, il fumo o precedenti casi della malattia in famiglia, e sono stati presi in considerazione solo le persone che avevano problemi di perdita di capelli. Queste, hanno un rischio maggiore del 32% rispetto a chi, invece, ha la fortuna di avere molti capelli.
Tomohide Yamada, autore dello studio, ha spiegato: “Abbiamo trovato un legame significativo, benché modesto, tra la calvizie e la cardiopatia coronarica. Al momento però non ci sono abbastanza prove su una relazione di causa effetto tra calvizie e problemi al cuore e sono quindi necessari ulteriori approfondimenti scientifici”.
Sia Yamada, che la British Heart Foundation, hanno consigliato ai giovani che iniziano ad avere un diradamento sulla loro testa di migliorare il loro stile di vita, in modo da prendersi cura della salute del cuore, decisamente più a rischio di quello dei “capelloni”.
Davide Basili
5 aprile 2013