L’apparato tegumentario

Scritto da:
Salvatore Maurizioli
Durata:
1 minuto

apparato tegumentarioL’apparato tegumentario comprende la cute o pelle, ed il tessuto sottocutaneo con relativi annessi nel suo interno distribuiti. Svolge molteplici funzioni la cui più evidente è senz’altro quella di rivestimento che si manifesta nella protezione dell’intero organismo da agenti di natura chimica, fisica, biologica o patogena (funghi, virus, batteri, etc).

Nel suo insieme ricopre l’intero corpo continuando con le mucose costituendo così le giunzioni cutaneomucose ove si incontrano orifici naturali.

A sua volta la cute si suddivide in due strati l’epidermide ed il derma, mentre il tessuto sottocutaneo prende il nome di ipoderma.

L’epidermide, di natura epiteliale, ha origine ectodermica e comprende cinque strati che, dal basso verso l’alto, sono: strato basale, strato spinoso, strato granuloso, strato lucido e strato corneo. Più in profondità vi è il derma, di origine mesodermica e costituito da tessuto connettivo fibrillare denso. Per ultimo troviamo l’ipoderma o sottocutaneo costituito, invece, da tessuto connettivo fibrillare lasso ed un ampia sezione di tessuto adiposo la cui quantità varia in base alla regione.

L’apparato tegumentario è inoltre sede di una serie di annessi cutanei quali ghiandole (apocrine, eccrine, mammarie, sebacee e sudoripare), unghie e peli.

Sebbene la sua capacità protettiva rappresenti un importante barriera, l’apparato tegumentario possiede precise capacità di assorbimento che consentono il passaggio di farmaci per via cutanea (transcutanea o percutanea).

Con l’aiuto delle ghiandole, l’apparato tegumentario, partecipa all’eliminazione di sostanze tossiche o in eccesso.

Attraverso la produzione e l’evaporazione partecipa alla regolazione della temperatura corporea.

La pelle è inoltre sede di innumerevoli terminazioni nervose che, determinando la sensibilità somatica, la rendono l’organo di senso più esteso.

L’apparato tegumentario è infine un importante mezzo per la comunicazione basti infatti pensare alle sofisticate capacità tattili proprie delle varie zone (volto in primis) e alla loro cooperazione muscolare, ghiandolare e vascolare quando si presentano determinati eventi o sensazioni.

Salvatore Maurizioli