Alberi secolari: tasso di morte in aumento

Spesso ce ne dimentichiamo, ma anche gli alberi hanno un ciclo di vita proprio e possono ammalarsi e morire esattamente come tutti gli altri organismi viventi.

Vale per le piante di casa, ma vale anche per i grandi alberi secolari che, nel mondo, stanno sempre più perdendo forza e vigore.

Organismi immensi, tra i più grandi del pianeta, i grandi alberi secolari non sono solo un polmone per la terra, ma sono anche dimora e rifugio di moltissimi animali selvatici.

Una ricerca diretta dal professor David Lindenmayer dell’ ARC CEED, Centre of Excellence for Environmental Decisions dell’Australian National University, evidenzia come sia in aumento in tutto il mondo e nelle maggiori foreste il tasso di morte di questi giganteschi organismi, che fungono a loro volta da equilibrati ecosistemi locali.

La morte degli alberi secolari che hanno tra i cento ed i trecento anni di vita, è in continuo aumento in tutto il mondo ed in tutte le situazioni. Non solo foreste, ma anche giardini, boschi, foreste, zone di allevamento.

L’identificazione e la comprensione delle cause della morte è ovviamente il primo, fondamentale passo per gestire al meglio questa che è letteralmente una moria dei grandi alberi, che inevitabilmente comporta la scomparsa dell’equilibrio di molti ecosistemi, in un effetto domino da bloccare il prima possibile.

La ricerca effettuata dal professor Lindenmayer ha portato alla luce un dato davvero sorprendente e per molti versi inaspettato.

Gli Eucalyptus regnans australiani, la cui morte mette a rischio l’esistenza del Panda, l’animale simbolo della tutela della biodiversità, non muoiono in grande numero solo in caso di incendi, ma muoiono anche negli anni senza incendi ad una velocità dieci volte superiore alla velocità normale.

Le cause di morte sono siccità, alte temperature, tagli e altre cause non ancora conosciute ma su cui si deve far luce il più velocemente possibile per poter praticare politiche di tutela di questi che non solo sono i polmoni della terra, ma sono veri e propri mondi abitati essi stessi.

Giulia Orlando
13 dicembre 2012