Stati Uniti: la siccità peggiora

Una siccità che rischia di passare alla storia per il Southwest ed il Midwest degli Stati Uniti. Gravissima la situazione già dall’estate, ancora non si vedono segni di miglioramento e la previsione è quella di un ulteriore peggioramento fino al febbraio dell’anno prossimo.

Al momento, questa siccità ha già causato spese, opere e manutenzioni oscillanti fra i 75 ed i 150 miliardi di Dollari: un gruppo di scienziati dell’Iowa ha osservato che questa siccità è perfettamente comprensibile e perfettamente in linea con i grandi cambiamenti climatici che investono tutto il pianeta e che il cambiamento climatico inevitabilmente costa, anche nel senso economico del termine. Il costo economico della siccità non si limita al solo danno diretto che l’ agricoltura subisce, ma ha costi che lievitano e si espandono come le onde che si formano sulla superficie dell’acqua quando cade una goccia.

Pur se in questo caso il paragone potrebbe sembrare poco adeguato, è però il modo esatto di valutare le ricadute economiche della siccità.

Non solo agricoltura in crisi, non solo scarsa disponibilità di acqua, ma anche scarsità dei prodotti primari come, ad esempio, il mais che viene consumato ed utilizzato in grandissime quantità ed il cui costo sta subendo grandissimi rialzi.

La siccità che colpisce il West degli Stati Uniti, grossi esportatori di mais e di derrate agro alimentari, rischia di diventare una spirale che mette in crisi l’intera economia mondiale.

La situazione, molto delicata, vede da un lato la necessità del risparmio idrico, le necessità alimentari della popolazione dall’altro.

Inevitabilmente il consumo, sia di risorse idriche che di derrate alimentari, dovrà essere sempre più un consumo responsabile e sempre di più la produzione del comparto agro alimentare dovrà far tesoro di una preziosa riserva naturale che scarseggia sempre di più: l’acqua.

Morena Lolli
13 dicembre 2012