La rinascita delle stelle

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Redazione
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Quando uno scienziato alza gli occhi al cielo, non lo fa solo per ammirare la bellezza delle stelle, nel cielo ci sono tanti segreti difficili da indagare. Fino al secolo scorso se si associava alla parola vita, la parola cielo, il rimando teologico era automatico, oggi invece la scienza guarda al cielo per capire meglio la terra, la vita della terra.

Sempre qualche secolo fa si pensava che gli astri fossero eterni, oggi sappiamo che le stelle hanno una vita e una morte, e a quanto pare anche delle rinascite.

Qualche giorno fa due scienziati hanno divulgato una scoperta sensazionale, che ha di fatto rimesso in discussione il bagaglio di conoscenze fino a questo momento ritenuto saldo e consolidato sull’argomento stelle. Andra Stroe e David Sobral, astronomi legati al Leiden Observatory e all’università di Lisbona, in seguito a un’attenta osservazione sono giunti alla conclusione che in alcuni casi, o meglio in rarissimi casi, galassie date ormai per morte da molto tempo possono “riattivarsi” e far tornare in vita le stelle. L’importanza di questa constatazione risiede nel fatto che fino ad oggi il mondo scientifico era unanimemente d’accordo nel ritenere che da ammassi di stelle giunte alla fase finale della loro vita non potessero in alcun modo generarsi nuove stelle.

Un’immagine composita dell’ammasso “salsiccia” CIZA J2242.8 + 5310 realizzata con i dati del Subaru e Canada France Hawaii Telescope.
Un’immagine composita dell’ammasso “salsiccia” CIZA J2242.8 + 5310 realizzata con i dati del Subaru e Canada France Hawaii Telescope.

Secondo quanto riportato sulla rivista «Monthly Notices of the Royal Astronomical Society» i due astronomi hanno osservato l’ammasso galattico CIZA J2242.8+5301, soprannominato “la salsiccia” attraverso i telescopi Isaac Newton e William Herschel e hanno potuto vedere come dallo scontro tra i vari ammassi stellari contenuti all’interno di questa si sia onata una tale quantità di energia capace di generare nuove stelle.

Dallo scontro e dalla fusione di galassie nell’ammasso CIZA J2242.8 + 5301 si è generata un’onda d’urto che ha di fatto risvegliato le galassie morenti. Racconta infatti Stroe: “Le galassie in coma nell’ammasso “salsiccia” stanno tornando in vita, con stelle in formazione ad un ritmo incredibile. Quando abbiamo visto per la prima volta questi dati, non riuscivamo a credere a quello che ci stavano mostrando”.

I due astronomi hanno però precisato che tale processo di “rinascita” avrà una durata piuttosto breve, così come molto corta sarà la nuova vita delle stelle morenti. Infatti nel giro di qualche milione di anni le galassie, momentaneamente resuscitate, ricominceranno il loro inesorabile declino fino alla morte.

Si tratta dunque di una scoperta affascinante, che inevitabilmente induce il mondo della scienza, ma non solo, a porsi nuovi interrogativi. Nonostante l’astronomia sia un ramo della scienza così complesso, difficile da padroneggiare e comprendere fino in fondo, a causa delle poche nozioni che l’uomo ha, allo stato attuale, a disposizione, la volta celeste esercita da sempre una forte attrazione sugli uomini, che a tutte le età e in ogni angolo della Terra alzano gli occhi al cielo per osservare, scrutare, ammirare i misteriosi corpi luminosi che punteggiano il cielo. Armati di piccoli o grandi telescopi, scienziati e curiosi continuano a cercare di carpire i segreti dei corpi celesti, mentre i più temerari e i più romantici non si limitano a guardare e nel tentativo di accorciare le distanze e possedere, anche se virtualmente, gli astri arrivano anche a comprare una stella.

di Redazione

30 aprile 2015