Sfuggire alla gravità dei buchi neri

12 Agosto 2011 - di giorgio

I buchi neri sono degli oggetti nello spazio così densi che tutto ciò che entra nella sua orbita gravitazionale non può sfuggirgli. La fisica dei buchi neri è estremamente complessa ed Einstein li concepiva come dei corpi, situati in una precisa regione dello spazio, in grado di curvare “pesantemente” lo spazio-tempo.

E’ un’opinione comune che i buchi neri siano dei corpi in grado di inghiottire qualunque cosa capiti a tiro, ma le ricerche del prof. Samuel Braunstein e il Dr. Manas Patra dimostrano invece che, in alcuni casi, la massa che oltrepassa l’orizzonte degli eventi può non cadere all’interno del buco nero, ma può essere espulsa attraverso un getto di materia.

Le implicazioni di tale studio sono fondamentali: la forza di attrazione gravitazionale cessa di essere una delle quattro forze fondamentali della natura.

Le ricerche del prof. Braunstein non hanno bisogno di essere supportate dalla geometria dello spazio curvato da un buco nero e questi elementi danno forza all’ipotesi secondo cui lo spazio, il tempo e anche la gravità non siano altro che delle manifestazioni di un fenomeno molto più profondo e complesso.

Per spiegare le dinamiche di un buco nero servirebbe la meccanica quantistica. Però la meccanica quantistica è la scienza degli atomi e della luce e, proprio per questo, gli scienziati sono scettici sulla possibilità che essa possa in qualche modo spiegare la lenta evaporazione di un buco nero.

Ebbene si, anche i buchi neri evaporano. Alla base di questo interessante processo sembra esserci la cosiddetta radiazione di Hawking, dal nome dello scienziato che la teorizzò, Stephen Hawking appunto, una radiazione termica emessa dallo stesso buco nero in seguito ad una serie di processi quantistici.

Tuttavia la meccanica quantistica rimane quella branca della fisica in grado di spiegare il comportamento di un simile mostro dello spazio e i risultati trovati sono, di fatto, in accordo con le teorie dello spazio-tempo e con la geometria dello spazio curvato dai buchi neri.

Secondo il Dr. Patra, questo tipo di studio non dimostra esplicitamente che poter sfuggire all’immensa gravità sia possibile, ma questa rimane la più probabile interpretazione dei risultati. In tal caso questo tipo di ricerche potrebbero aprire la strada alla produzione di anti-gravità.

Giorgio Martella