Le persone bilingue di fronte alle decisioni scelgono più in fretta

Scritto da:
Adele Guariglia
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1 minuto

Secondo uno studio condotto dall’Università Vita-Salute e dall’Irccs San Raffaele di bilingueMilano in collaborazione con gli atenei di Hong Kong, Londra e Barcellona, per prendere in fretta una decisione che può fare la differenza è bene aver imparato due lingue in tenera età.

Gli scienziati hanno confrontato due gruppi di persone, uno formato da cittadini dell’Alto Adige, bilingui dall’infanzia ( tedesco-italiano) e il secondo monolingue, composto da persone della stessa età con lo stello livello educativo e socio-economico. Entrambi i gruppi sono stati sottoposti a compiti cognitivi, alcuni molto particolari, mentre i ricercatori attraverso tecniche avanzate di neuroimaging hanno misurato le attività cerebrali.

La “voxel-based-mophometry” che serve a misurare la densità di materia grigia nel cervello. “Abbiamo dimostrato che i bilingui hanno più materia grigia nella corteccia del cingolo anteriore, la struttura più importante nel monitorare le nostre azioni e decisioni. Abbiamo inoltre evidenziato che vi è una correlazione positiva tra la loro performance nel risolvere conflitti cognitivi e lo spessore della materia grigia del cingolo anteriore”.

Ha spiegato Jubin Abutaledi, docente di neuropsicologia al Vita-Salute San Raffaele e primo autore dello studio. Dallo studio risulta che i bilingui sono mentalmente più efficienti, infatti pur essendo più veloce usano meno risorse dal cervello. L’origine di questo vantaggio neuro-cognitivo potrebbe risiedere nella necessità di imparare fin da piccolissimi a tenere distinti due idiomi, senza mescolarli. “Il risultato di questo studio porta ulteriori evidenze a supporto dell’idea che imparare più di una lingua, il più precocemente possibile, possa conferire un vantaggio anche in termini di capacità che con il linguaggio non sono direttamente connesse”. Ha così concluso il docente.