L’appendice contro le infezioni: riserva di batteri buoni.
- Redazione
- 4 Gennaio 2012
- Ricerca, Ricerca & Scienza
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Una nuova ricerca ha dimostrato l’effettiva importanza, che svolge nell’organismo, l’appendice.
L’appendice vermiforme, nota anche come appendice ciecale o più semplicemente “appendice” è una conformazione appartenente all’intestino cieco. E’ nota principalmente per l’appendicite, un infiammazione che la vede protagonista molto frequentemente e che, in tantissimi casi ogni anno, ne porta all’inevitabile esportazione tramite intervento chirurgico. Fino ad oggi, quest’organo, è stato considerato superfluo ed inutile sotto i profili fisiologico e biologico.
Secondo lo studio, pubblicato sul Clinical Gastroenterology and Hepatology dai ricercatori della Winthrop University Hospital (New York) chi avrebbe subito l’esportazione dell’appendice sarebbe più esposto sotto il profilo immunologico. Infatti la ricerca sostiene che l’organo immagazzina dei “batteri intestinali buoni” di primaria importanza nel ruolo di difesa immunitaria contro un batterio molto comune conosciuto come Clostridium difficile.
La ricerca si è svolta esaminando le cartelle cliniche di più di 250 pazienti colpiti dal batterio. Lo studio ha dimostrato che coloro che erano stati sottoposti ad un intervento di esportazione dell’appendice erano ben quattro volte più a rischio, rispetto a coloro che invece la avevano, di sviluppare una nuova infezione. Nella fattispecie si è considerato un 48% contro un 11%.
L’autore della ricerca James Grendell ha spiegato “Questo batterio interviene quando la fauna batterica è compromessa, il cui esempio può essere a seguito di un ciclo di antibiotici. Se l’infezione prolifera nuovamente, significa che probabilmente la riserva dei batteri non è stata ripristinata correttamente. Il motivo cardine potrebbe essere proprio la mancanza dell’appendice che, secondo i dati elaborati, può rappresentare la sede di questi batteri specifici”.