Fertilità: quella della figlia dipende dall’entrata in menopausa della madre

9 Novembre 2012 - di Krizia Ribotta

Un interessante studio sulla fertilità delle donne, condotto dal Copenhagen University Hospital, sembra dimostrare che la fertilità della figlia dipenda da quando la madre è entrata in menopausa. Come si legge dalla ricerca pubblicata sulla rivista scientifica “Human Reproduction”, la fertilità è stata stimata dagli scienziati in base al calcolo della riserva ovarica, che è stata misurata attraverso due modalità: la prima, prendendo in considerazione i livelli di ormone antimulleriano (Amh), e la seconda analizzando il conto dei follicoli antrali (Afc).

L’Amh è la proteina prodotta dalla granulosa dei follicoli ovarici che inizia a formarsi intorno alla 36esima settimana di vita fetale e continua, ininterrottamente, fino alla menopausa. La sua misurazione è utile per vedere quanta riserva ovarica ha una donna con storia di menopausa precoce in famiglia, in modo che possa regolarsi nel caso voglia avere un figlio. I follicoli antrali, invece, sono dei piccoli follicoli che si trovano all’interno delle ovaie e che possono essere misurati attraverso un’ecografia ginecologia transvaginale. La conta dei follicoli, ad oggi, è uno degli strumenti più efficaci per stimare la riserva ovarica femminile e per verificare la possibilità di ottenere una gravidanza con fecondazione assistita.

Lo studio, che ha coinvolto 527 donne di età compresa tra i 20 e i 40 anni delle quali si conosceva l’età della menopausa naturale della madre, ha dimostrato che la riserva ovarica di una donna è direttamente proporzionale all’età in cui la madre è entrata in menopausa. Coloro le cui madri hanno avuto una menopausa prematura, cioè prima dei 45 anni, infatti, hanno più difficoltà di avere figli rispetto a coloro le cui madri sono entrate dopo i 55 anni,  in quanto il numero delle uova depositate nelle ovaie sembra diminuire più rapidamente.

La dottoressa Janne Bentzen, tra gli autori della ricerca, ha spiegato: “Attraverso la sonografia vaginale è stato conteggiato il numero dei follicoli antrale, perchè la nostra ricerca supporta l’idea che la riserva ovarica è influenzata da fattori ereditari”, suggerendo che la fertilità può essere un fattore genetico.

Altro dato importante emerso da queste analisi è che i livelli di Amh e di Afc sono molto più bassi nelle donne che usano contraccettivi orali rispetto a quelle che non ne usano.

Krizia Ribotta
9 novembre 2012