Fertilità: quella della figlia dipende dall’entrata in menopausa della madre
Un interessante studio sulla fertilità delle donne, condotto dal Copenhagen University Hospital, sembra dimostrare che la fertilità della figlia dipenda da quando la madre è entrata in menopausa. Come si legge dalla ricerca pubblicata sulla rivista scientifica “Human Reproduction”, la fertilità è stata stimata dagli scienziati in base al calcolo della riserva ovarica, che è stata misurata attraverso due modalità: la prima, prendendo in considerazione i livelli di ormone antimulleriano (Amh), e la seconda analizzando il conto dei follicoli antrali (Afc).
L’Amh è la proteina prodotta dalla granulosa dei follicoli ovarici che inizia a formarsi intorno alla 36esima settimana di vita fetale e continua, ininterrottamente, fino alla menopausa. La sua misurazione è utile per vedere quanta riserva ovarica ha una donna con storia di menopausa precoce in famiglia, in modo che possa regolarsi nel caso voglia avere un figlio. I follicoli antrali, invece, sono dei piccoli follicoli che si trovano all’interno delle ovaie e che possono essere misurati attraverso un’ecografia ginecologia transvaginale. La conta dei follicoli, ad oggi, è uno degli strumenti più efficaci per stimare la riserva ovarica femminile e per verificare la possibilità di ottenere una gravidanza con fecondazione assistita.
Lo studio, che ha coinvolto 527 donne di età compresa tra i 20 e i 40 anni delle quali si conosceva l’età della menopausa naturale della madre, ha dimostrato che la riserva ovarica di una donna è direttamente proporzionale all’età in cui la madre è entrata in menopausa. Coloro le cui madri hanno avuto una menopausa prematura, cioè prima dei 45 anni, infatti, hanno più difficoltà di avere figli rispetto a coloro le cui madri sono entrate dopo i 55 anni, in quanto il numero delle uova depositate nelle ovaie sembra diminuire più rapidamente.
La dottoressa Janne Bentzen, tra gli autori della ricerca, ha spiegato: “Attraverso la sonografia vaginale è stato conteggiato il numero dei follicoli antrale, perchè la nostra ricerca supporta l’idea che la riserva ovarica è influenzata da fattori ereditari”, suggerendo che la fertilità può essere un fattore genetico.
Altro dato importante emerso da queste analisi è che i livelli di Amh e di Afc sono molto più bassi nelle donne che usano contraccettivi orali rispetto a quelle che non ne usano.
Krizia Ribotta
9 novembre 2012