Io sono Io

15 Luglio 2013 - di Francesco Alessandro Squillino

io-sono-ioChe cosa è il Potere? Cosa intendiamo tutti noi per Potere? Esiste una definizione generale del Potere? Chi detiene in genere il Potere e Chi o che Cosa è invece Oggetto di Potere? Che differenza esiste tra “Potere Su” e “Potere Di?” In questo articolo con certosina pazienza non scevra però da grande attenzione e curiosità cercheremo di percorrere insieme alcune delle strade che comunemente e per definizione attengono alla definizione di “Potere” Tutti noi ricordiamo forse sorridendo e meditando la celeberrima frase del film interpretato dal maestro Alberto Sordi nel film “Il Marchese del Grillo” che recitava: ”Perché …Io sono Io e Voi non siete un……Niente! Ovviamente diciamo “Niente” per usare un elegante metafora ma che ben rende l’idea di come sia impostato ed incistato nel mondo il più delle volte il rapporto tra chi esercita il potere e chi lo subisce o lo accetta anche malamente se non può farne a meno pena sanzioni e punizioni di vario genere e natura spesso esagerate e ingiuste. Nei secoli il potere ha trasformato pur mantenendo la sua essenza il suo volto e la sua multiforme penetrazione sociale e socio economica differendo tempi e modi di espressione e diversificando le modalità di contatto con quelli che si possono definire soggetti ed oggetti di potere. Quello che possiamo rilevare è che la quasi totalità delle persone riconosce oggi decisamente al potere due caratteristiche assai ricorrenti e quasi patognomiche: “La Cecità e la Rigidità”. Infatti possiamo pensare a quante volte abbiamo usato espressioni come “potere cieco “o “rigido” domandandoci il perché di queste caratteristiche invero spiacevoli ed odiose di un certo tipo di potere.

Il potere quando non trae la sua origine dalla umana sensibilità e necessità vitale equilibrata calibrata nella sua essenza meditativa non violenta può divenire spesso come “sonno della ragione” un mostro difficile da fermare una volta generato e sfuggito al controllo del buon senso dei popoli e delle genti del pianeta. La storia dell’umanità è permeata dal concetto di potere. Il Potere inoltre come esorcismo millenario della morte sembra funzionare bene solo nella mente ingenua di coloro che cercano l’immortalità o desiderano lasciare una traccia dopo la loro dipartita ma spesso come la storia insegna tale traccia è intrisa in abbondanza del sangue delle genti e dei popoli per non parlare di quello degli innocenti versato ad ettolitri per gratificare l’umana brama di potere.

Considerato come <Maya> per gli Indù cioè un mondo di potere illusorio e nella “Impermanenza” del Buddismo il potere sembra perdere fascino almeno per un istante quando meditando ci sediamo a pensare che giunti in questo mondo dobbiamo poi lasciarlo e che tutto il potere del mondo non potrà evitarlo nonostante le nostre buffe ma legittime convinzioni. Il grande Alexander Lowen mio maestro tra tanti e padre della Bioenergetica esprimeva il concetto fondante che il potere è in fin dei conti una protesi che l’uomo scambia per il vero potere che è invece quello naturale dell’armonia fisica e mentale in sinergia con tutte le cose del creato vera fonte dell’energia che risiede dentro il nostro cuore, nell’intimo della nostra vera natura animale ed umana. I Monaci tibetani dicono riferendosi al Potere che “Durezza e Rigidità” sono figli della Morte mentre “Dolcezza e Duttilità” sono i figli della Vita … Per tornare a casa in questo viaggio rapido ma intenso nel Potere ci piace ricordare un film cult “Indagine su di Un Cittadino al di Sopra di Ogni Sospetto” interpretato dal grandissimo attore Gian Maria Volonté dove si evince chiaramente la natura spesso narcisistica, auto riferita ed autoreferenziale del potere che alla fine rende conto solo unicamente a se stesso sia della sua genesi che della sua impunita proliferazione ed applicazione senza controllo né limite evidente.

Il nostro amatissimo Pontefice Francesco non a caso di recente ha posto l’accento fortemente sulla responsabilità dei gestori del potere mondiale nei confronti dell’umanità ed ha esortato a comprendere che il potere è nulla se paragonato a quello della fede e dell’amore per noi stessi e per il prossimo. Il pianeta sta evolvendo nei suoi equilibri ad una velocità vertiginosa e occorrerà ben presto, prestissimo ridisegnare una topografia del potere esercitato più equa nel mondo ridistribuendo e considerando nuovi equilibri e mappe sociali pena la tenuta delle coesioni popolari già oggi a grave rischio di esplosione e di rivolta come già del resto accade sotto gli occhi di tutti. Siamo interdipendenti al mondo lo si voglia o no e la favola  vergognosa ancora raccontata dal potere sul vantaggio dei pochi a danno dei molti rischia di essere un disastro di proporzioni bibliche se non svelato nella sua fallace essenza senza futuro alcuno. Non esiste altra via che ridistribuire come nell’opera del buon padre di famiglia ricchezze e possibilità all’umanità intera se vogliamo salvarci da una catastrofe indicibile. Ora naturalmente molti diranno che il potere è di per sé neutrale e senza direzione precisa in fin dei conti. Non sbagliano. Difatti come un coltello che  può servire come utensile a vivere bene usato male può dare la morte, così il potere nelle mani sagge aiuta ed  in quelle sconsiderate ,distrugge. Siamo sommersi da regolamenti e leggi spesso vecchie come il cucco mai più riadattate o riviste alla luce dei cambiamenti dinamici costanti del nostro mondo in continua evoluzione ed abbiamo costruito dei Terminator virtuali  e non che si animano spesso di vita propria rendendoci la vita un vero inferno. In questo dobbiamo dire che siamo davvero bravi e come riusciamo a rovinarci la vita nemmeno ad Harvard lo insegnano così  bene. Quindi il Potere come entità astratta non esiste. Esistono invece le nostre azioni che hanno di volta in volta differente potere come gli sciamani ricordano e se ben dirette possono fare grandi cose per noi e per gli altri. La storia insegna con il suo  “Sic Transit  Gloria Mundi “che nulla del potere resta e come dicono i sacri testi noi camminiamo calpestando la polvere dei nostri avi che pure furono persone di potere ma che ormai sono nell’immenso spazio del divino. Il” Potere Su” implica un rapporto unidirezionale in cui vengono dati ordini e dettate regole che qualcuno deve accettare mentre il “Potere Di” è caratterizzato dal dialogo, dalla comprensione e  dalla regola congiunta e concertata in pace ed armonia. A Noi tutti la libera scelta. Ma…Occhio….gente  perché ne và della nostra vita e quella dell’umanità intera. Un giorno un uomo chiamato Gesù fu condotto dal governatore delle province il quale ben conscio del suo potere lo apostrofò chiedendo se riconoscesse il suo potere mentre era in stracci al centro del vestibolo e lo ingombrava. Gesù lo guardò negli occhi e disse: “Tu non hai niente nelle tue mani e ogni cosa viene e ti è stata data dal Padre Mio che è nei Cieli”……Questo dovremmo ben comprendere quando ragioniamo sul Potere e sulla sua terrena essenza.. ..Che non esiste Potere più grande ed immenso di quello della nostra Fede  di quello dell’Amore e della nostra Anima.

Francesco Alessandro Squillino
15 luglio 2013