Medicina e profilassi alla Guajira, la Corporación Universitaria Rafael Nuñez al servizio del gruppo etnico Wayuu

Scritto da:
Alexander Travisi
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Tre giorni dedicati alla salute ed alla profilassi, nel mezzo della regione Guajira, nel pieno nord est della Colombia. Un ambiente incontaminato dove la povertà vige ai danni di un gruppo etnico particolarmente esposto: i Wayuu. L’intervento piccolo ma determinante della Corporación Universitaria Rafael Nuñez ha marcato la differenza in uno scenario dove più di 5000 persone sono state visitate da medici, specialisti e studenti.

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Sono viaggi inattesi, avventure che non tutti possono affrontare. Ma un gruppo di studenti del X semestre di medicina, guidato da medici e specialisti della Corporación Universitaria Rafael Nuñez hanno portato a termine una missione ad Uribia, capitale indigena, in piena Guajira, una regione della Colombia dove povertà ed abbandono predominano e le cui vittime, gli indigeni Wayuu, soffrono una grave e continua esposizione a problemi medico-sanitari, di nutrizione e mancanza di servizi base come acqua potabile ed energia.

Circa 100 tra specialisti, medici e docenti hanno organizzato un programma di visite che hanno coinvolto oltre mille tra bambini, anziani e popolazione esposta o con sintomatologia.

Nel corso della giornata è stato seguito un programma di prevenzione alle infezioni parassitarie con una profilassi per possibili quadri già instaurati, attraverso l’amministrazione di una dose unica di albendazolo in tutta la popolazione pediatrica.

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Sono state trattate le patologie più comuni, da quadri diarreici acuti a infezioni batteriche istaurate. C’è stata una dettagliata attenzione alla prevenzione delle malattie perché “cosa fare e cosa non fare” è il primo passo, sopratutto in situazioni di scarse risorse a disposizione, com’è il caso della popolazione indigena Wayuu.

L’aiuto è stata un azione necessaria ma marginale, un granello che ha fatto la differenza e che deve stimolare la necessità dell’intervento umanitario ed onesto a popolazioni che vivono, tutt’oggi, in condizioni di mal’essere senza accesso a servizi minimi come la salute, i viveri, le bevande.

Con l’appoggio dell’università sono stati inoltre portati in grande quantità viveri, farmaci ed oggetti d’uso quotidiano e necessarie alle esigenze.

L’evento è durato tre giorni ed oltre la grande esperienza formativa per i più di 60 studenti, che ricordiamo essere di un sistema accademico diverso e che – al loro 5 anno di medicina – hanno già un esperienza clinico-ospedaliera di 3 anni, ha permesso di trattare e diagnosticare circa 40 patologie diverse in 2000 e più tra bambini ed adulti.

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Il piccolo passo ambisce a conquistare ed ottenere una ripercussione prolungata per far si che giornate di questo tipo siano organizzate in edizioni successive con l’appoggio dell’università, degli studenti e di tutti coloro che hanno permesso questa missione medica apportando medicinali e apporti di prima necessità nei giorni precedenti all’invio.

Segnaliamo l’evento con orgoglio, giacché tra i membri dell’organizzazione erano presenti nostri attivisti (dell’Organizzazione Italiana delle Scienze Naturali) che con determinazione, anche se in veste non ufficiale, hanno contribuito all’intervento medico durante le tre giornate.

Auguri quindi alla Corporación Universitaria Rafael Nuñez, già nostro partner in alcune attività, alla facoltà di medicina e ai direttori medici: il Dr. Alexis Ramos Blanco, il direttore di pediatria: il Dr. Feliciano Carmona e la Dr.ssa Maria Torres, coordinatrice dell’area umanitaria, cosí come agli oltre 60 studenti coordinati dall’organizzatrice generale dell’evento: Maria Fernarda Maldonado.

Alexander Travisi