Terme e Osteoporosi

Scritto da:
Andrea Flamigni
Durata:
1 minuto

Da sempre le terme sono associate ad un idea di benessere e salute, in quest’ottica le Terme di Cervia hanno iniziato a seguire la salute dell’osso. L’osteoporosi, problematica ben nota che colpisce soprattutto persone di sesso femminile è stata al centro di un’approfondita analisi da parte del centro fisioterapico-riabilitativo delle Terme di Cervia che si è dotato di un Ultrasonometria Quantitativa (QUS) che è una nuova metodica non invasiva per lo studio della densità e della struttura dell’osso in vivo. Tale tecnica presenta dei vantaggi quali: è sicura, facile da usare, non comporta l’esposizione del paziente alle radiazioni, lo strumento ha un costo relativamente economico, in confronto alle metodiche densitometriche tradizionali (DXA e QCT). Al momento esistono diversi apparecchi per la misurazione della QUS: a livello del calcagno, della tibia e delle falangi. Il DBM Sonic Bone Profiler è un apparecchio ultrasonografico recentemente sviluppato per misurare l’ampiezza in funzione della velocità del suono (AdSOS) attraverso le metafisi distali della falangi prossimali delle quattro dita. Vi è un’alta correlazione positiva tra le misurazioni a livello di queste sedi usando la DXA o il DBM Sonic.

Le analisi fondamentali fornite da tale apparecchiatura sono:

  • T-SCORE
  • 10 YEAR RISK OF FRACTURE

Il “T-Score” è il punteggio della densità, calcolato in DS (deviazione rispetto al valore normale). Il risultato T-score indica la densità ossea del soggetto confrontata con quella di una donna adulta, giovane e sana. Un T-score uguale a 0 indica che il soggetto esaminato ha la densità ossea media delle persone giovani, un T-score pari o superiore a -1 indica che le ossa del soggetto esaminato sono normali e un T- score compreso tra -1 e -2,5 indica che il soggetto, anche se non ha l’osteoporosi, ha una bassa densità ossea (osteopenia). Un T-score pari o inferiore a -2,5 indica la presenza di osteoporosi e la necessità di cure mediche appropriate.
Il rischio di frattura a 10 anni viene calcolato dallo strumento utilizzando i dati inseriti dal medico e i risultati ottenuti dall’esame effettuato sul paziente.
Durante la stagione termale 2011 le persone sottoposte all’esame USG delle falangi sono state 87 prevalentemente di sesso femminile (80) e con un range di età estremamente ampio (Tab 1). Si tratta di clienti dello stabilimento che hanno assistito ad incontri informativi, tenuti periodicamente dal medico fisiatra della struttura, sull’osteoporosi che hanno deciso di effettuare un’analisi dello stato di salute del loro apparato scheletrico.
Come si evince dai risultati riportati in tabella il T-SCORE medio nelle persone di sesso femminile è risultato pari a -2.18, valore compatibile con un quadro di riduzione della matrice ossea, ma non di osteoporosi. Tale dato medio risulta da un range di T-SCORE che ha come limite inferiore un valore pari a -7.3 indicativo di osteoporosi.


Il rischio di frattura a 10 anni medio è pari a 3.55 con un range che parte da 0.52 e arriva ad un valore di 25.8.
Come evidenziato dai dati raccolti (Tab 2), nessuna persona tra quelle sottoposte al controllo ha avuto una menopausa precoce (prima dei 40 anni di età), perciò nella popolazione trattata il fattore di rischio menopausa precoce è escluso.
Questo risulta evidente anche valutando l’andamento del grafico (Fig. 1) dove vengono messi a confronto il T-SCORE e l’età alla menopausa.
Il rischio di frattura a 10 anni compare a partire dai 50 anni di età con un valore medio di 1.73 per raggiungere il dato medio di 15.69 ad 86 anni (Tab 2).
Risulta evidente dall’analisi dei dati riassunti in tabella e dall’andamento del grafico (Fig 2) come vi sia una forte correlazione fra il T-SCORE e il rischio di frattura a 10 anni. Assumendo valori sempre più bassi il T-SCORE, segno di un peggioramento della salute dell’osso, aumenta il rischio di frattura.
Dall’analisi dei dati ottenuti si evince che il calo di matrice ossea colpisce soggetti di sesso femminile dopo la menopausa se presenti diversi fattori di rischio. Tali fattori di rischio sono suddivisibili in due categorie: modificabili e immodificabili, sui secondi è impossibile agire; mentre su quelli modificabili vi è la possibilità di attuare manovre correttive iniziando dalla sensibilizzazione al problema osteoporosi.

FIG 1. Raffronto età menopausa – T-SCORE

 

FIG 2. Raffronto T-SCORE – Rischio di Frattura