Vaccini anti-influenzali: il ritiro di un lotto allerta le famiglie italiane

In seguito alla sospensione di 4 anti-influenzali (Fluad, Agrippal, Influpozzi adiuvato e Influpozzi subunità) prodotti dalla Novartis Vaccines, l’innovativa multinazionale di prodotti sanitari, migliaia di famiglie con bambini e anziani a carico hanno ininterrottamente chiamato il numero verde del Ministero della Salute per avere informazioni su quei vaccini sospettati di avere una qualità difettosa. Sono 2.600 le chiamate giunte agli operatori, anche perché i prodotti anti-influenzali della Novartis sono stati ritirati anche in Francia, in Svizzera, in Austria e in Germania, in quanto è stato riscontrato un quantitativo di aggregati proteici superiore alla norma.

I medici, l’AIFA (l’Agenzia Italiana del Farmaco) e l’azienda stessa hanno tranquillizzato i cittadini, rassicurandoli che, come misura precauzionale, i vaccini sono stati immediatamente interrotti, ma nonostante questo è chiaro la campagna vaccinale non può e non deve fermarsi. I carabinieri dei NAS, intanto, stanno indagando su quale prodotto sia stato distribuito in ben 800 farmacie ospedaliere e in 16mila farmacie private.

La Novartis, da parte sua, assicura che il lotto considerato incriminato non è mai stato distribuito, e sostiene la sicurezza e l’importanza dei vaccini. Il fatto che è un lotto sia stato bloccato perché, come sostenuto dall’AIFA “presenta situazioni al di fuori delle specifiche previste”, è un buon segno, da leggersi come la prova dell’ottimo funzionamento dei controlli, a maggior ragione per quanto riguarda i vaccini, che sono “un’importante risorsa per i singoli soggetti e per la collettività”.

Niente panico, dunque, e i cittadini devono potersi sentire liberi di sottoporsi agli altri vaccini anti-influenzali, perché il percorso di farmacosorveglianza è ben controllato. Un lotto, prima di essere immesso sul mercato, viene sottoposto ad ulteriori analisi da parte di un laboratorio terzo ufficialmente autorizzato ad operare accertamenti.

Krizia Ribotta
28 ottobre 2012