Tumore alla mammella: reggiseno ne rivela la presenza
- Caternina Lentini
- 23 Ottobre 2012
- Salute, Salute & Medicina
- 0 Comments
Il tumore al seno rappresenta un serio rischio patologico, che colpisce e coinvolge su base annuale 1,1 milioni di donne. Il controllo periodico (soprattutto raggiunti gli anta) e la prevenzione sono fondamentali per proteggersi e sconfiggere la malattia. A questo proposito, avremo a breve un innovativo e prezioso aiuto: il First Warning Systems Bra.
Si tratta di un reggiseno, realizzato dalla Lifeline Biotechnologies, che riesce a diagnosticare un tumore alla mammella. Il prezzo di vendita sarà di circa 800 euro, e probabilmente, potrà essere acquistato già dal 2013. Questo speciale indumento si basa sul sistema della termografia. In pratica il tessuto del reggiseno è munito di alcuni sensori in grado di misurare il calore del corpo. Infatti, la presenza di calore in determinati punti del seno può essere un segnale d’allarme: l’azione e la presenza delle cellule tumorali provoca infatti un cambiamento del flusso sanguigno, che – a sua volta – determina la presenza calore nella zona malata. Tale metodo potrebbe risultare di estrema importanza. Scoprire una neoplasia sviluppatasi da poco tempo triplica, infatti, le possibilità di guarigione. Per poter fare un controllo bisogna tenere indosso il reggiseno per 12 ore di fila. Secondo l’azienda produttrice, la probabilità che il First Warning Systems Bra scopra anticipatamente un tumore, si attesta al 90 per cento, affermazione – tuttavia – già contestata da vari membri della comunità scientifica. Primo fra tutti sembra essere il ministero della salute che, qualche anno fa, ha anche elaborato un documento nel quale si sottolineava come questo tipo di strumento non possa essere considerato un sostituto della mammografia (che rimane dunque insostituibile e protagonista in ambito medico), ma solo un complemento aggiuntivo. Vale invece la pena di considerarlo strumento aggiuntivo e precauzionale in particolare per coloro tutti quei soggetti considerati a rischio.
Caterina Lentini
23 ottobre 2012