Olio extravergine di oliva per un fritto di qualità

9 Giugno 2013 - di Giuliano Centonza

patatine-fritteBuone notizie per gli amanti delle patatine fritte. E’ stato da poco sdoganato il mito secondo cui le patatine fritte fanno male.

Come precedentemente accennato, in questo articolo, secondo un recente studio del dipartimento di Scienza degli alimenti della facoltà di Agraria dell’Università di Napoli, infatti, risulta che per ogni 100 grammi di patate fresche fritte ad una temperatura tra i 180° e i 200° per un tempo di 7-8 minuti, si estrarrebbero 3/8 mg di sostanze antiossidanti.

Cade così il mito che le patate fritte fanno solo ingrassare, grazie ai poteri dell’olio evo.
L’olio extravergine di oliva infatti contiene una gran quantità di antiossidanti che, al momento della frittura, si liberano venendo così trasferiti alle patate o ai cibi che friggiamo.
Tali qualità positive dell’ olio evo sono dovute anche al bassissimo quantitativo di grassi polinsaturi che tendono a rendere i nostri fritti molto più digeribili e leggeri.

Tra i principali fenoli antiossidanti contenuti nell’olio evo c’è l’ idrossitirosolo che è idrosolubile e quindi facilmente trasferibile agli alimenti.

Da non trascurare due aspetti molto importanti: le patate devono essere fresche e non surgelate perché abbiano la capacità di assorbire tali sostanze; l’olio evo mantiene molto bene tutte le sue caratteristiche grazie alla sua resistenza alle alte temperature.

L’ostacolo principale nell’utilizzo dell’ extravergine di oliva come base per friggere è costituito dai costi molto più elevati rispetto ad un olio di semi  misto o di unico tipo.

Quantomeno per le fritture fai da te è consigliabile quindi usare olio extravergine di oliva se ci teniamo un po’ alla nostra salute.

Giuliano Centonza
9 giugno 2013