Il ritorno all’ora legale può portare insonnia

L’ora legale porta con sé insonnia e panico! Sì perché il passaggio all’ora legale è come se fosse una centrifuga per il nostro orologio biologico, che impazzisce come i pc con il millennium bug  e provoca una serie di disturbi del sonno, con la quale nervosismo, cattivo umore, mal di testa, dolori articolari, cervicali e muscolari vanno a nozze. Il consiglio degli esperti è quello di non costringersi a dormire con l’aiuto di farmaci, o affogando il sonno nell’alcool perché, con aiuti esterni, si rischierebbe di finire in una lotta ansia-sonno-paura dell’insonnia che non farà altro che peggiorare la situazione. Una cosa sana da fare è cercare rilassarsi prima di andare a letto, assumendo una postura corretta e respirando profondamente, perché la respirazione aiuta moltissimo il fisico e la mente. Una postura contratta e respiro corto, infatti, possono essere motivo di stati d’animo agitati e tutt’altro che rilassati che non faranno latro che peggiorare l’insonnia. La dott.ssa Paola Vinciguerra, presidente dell’Eurodap, ha affermato: “Per persone che presentano problemi psico-fisici o che già soffrono di ansia o depressione, il cambiamento di orario può acutizzare i disturbi, ma superato l’adattamento potranno godere dei benefici della stimolazione della luce. Ci sentiremo più attivi e ci sarà una risposta di vitalità perché, riportare indietro gli orologi di un’ora, fa sì che faccia giorno ancor prima che la maggior parte delle persone si sveglino per dare inizio alla loro giornata”. L’ora legale, però, non fa male solo alla salute, anzi provoca numerosi sprechi di energia e aumenta l’inquinamento. Gli studi del Dottor Mayer Hillman, Senior Fellow Emeritus del Policy Studies Institute (PSI), dimostrano infatti come, riportare gli orologi indietro di un’ora quando sta per iniziare l’inverno, sia dannoso per l’ambiente e che porre fine a questa pratica nelle aree più a nord del pianeta comporterebbe notevoli benefici.