Il virus killer Rotavirus può essere fermato

Si chiama Rotavirus il responsabile della morte di 453.000 bambini sotto i cinque anni. Si tratta di un virus che attacca l’apparato gastrointestinale, provocando diarrea e, di conseguenza, disidratazione che, se perotavirusr i paesi occidentali può sembrare una piccola infezione curabile, può risultare fatale in paesi come il Congo, l’Etiopia, l’India, la Nigeria e il Pakistan, dove le condizione igienico sanitarie sono precarie.

La docente Elisabetta Franco, ordinario di Igiene dell’Università di Roma Tor Vergata, spiega: “Il rotavirus aderisce all’apparato gastrointestinale, infetta la superficie delle cellule dei villi nell’intestino tenue e successivamente si diffonde lungo l’intero intestino, la diarrea è la conseguenza della perdita di superficie di assorbimento e del flusso di acqua e di elettroliti nella zona danneggiata.

Il danno è reversibile, ma la diarrea non si arresta fino alla rigenerazione dei villi”. Fattori che rendono la disidratazione, altamente pericolosa in un organismo piccolo: “la percentuale di acqua nel bambino è molto più alta e in poche ore si può disidratare andando incontro a gravi complicanze”, aggiunge la Franco. Il virus è molto contagioso e può sopravvivere a lungo nell’ambiente e su 3,6 milioni di episodi da rotavirus, 87mila bambini devono essere ricoverati e 231 muoiono.

“Attualmente sono due i vaccini a nostra disposizione, da somministrare in due o tre dosi a seconda del vaccino”, spiega ancora Franco. “A differenze degli altri che sono iniettivi, questi vaccini si assumono per via orale. Il loro profilo di sicurezza è alto e nei trial hanno dimostrato un’efficacia di oltre il 90% contro i casi più gravi di gastroenterite da rotavirus”. Il vaccino, però, è stato adottato ed è disponibile per la maggior parte nelle zone  industrializzate, come sottolinea l’articolo su Lancet Infectious Diseases, mentre le campagne vaccinali sono ancora poco presenti nei paesi in via di sviluppo.