Allarme Epatite, al primo posto l’Italia

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Redazione
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Se fino a ieri abbiamo parlato del virus in grado di sterminare mezza popolazione mondiale oggi la notizia arriva dal Ministero della Salute italiano che segnala la problematica presenza di altri virus.

epatite
Epatite B ed Epatite C: l'Italia prima in Europa per numero di casi.

Sia l’epatite B che l’epatite C sono malattie con cui l’Italia “ha un serio problema”. Lo affermano le statistiche e lo conferma l’organizzazione mondiale della sanità. In tutta Europa, infatti, il luogo dove c’è il maggior numero di malati è proprio l’Italia.

Sono infatti 2,5 milioni gli italiani infettati dal virus dell’epatite di cui se ne contano circa un milione e mezzo affetti da epatite C e ben 700.000 da ebatite di tipo B rispettivamente Hcv e Hbv. A questi si aggiungono quelli aventi la cirrosi pari a circa 300.000 nel caso dell’HCV, e circa 100.000 quelli con l’HBV.

La cirrosi epatica è lo stadio “terminale” della malattia. Quando si verifica è necessario eseguire un trapianto di fegato. Si conta, inoltre, che un 80% dei trapianti di fegato sia eseguito a pazienti affetti da epatite B e C.

I risultati dello studio sono stati resi pubblici nella giornata di ieri durante la conferenza sull’epatite promossa dal ministero della salute.

I dati forniti dall’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) illustrano che circa un terzo della popolazione mondiale vive con il virus dell’epatite B. Un po’ meno, ma sempre moltissimi, sono i casi cronici, che si aggirano intorno i 350 milioni e che, di anno in anno, aumentano di 4 milioni.

Lo stesso incremento – di 3-4 milioni – lo si vede con il caso dell’epatite C cui i soggetti colpiti su scala mondiale si aggirano intorno i 170 milioni.

Un importantissima testimonianza arriva da Antonio Gasbarrini, Presidente della Fondazione italiana di ricerca in epatologia. “Se prendiamo in considerazione che ogni anno tra il 3 e il 5% delle persone affette da cirrosi epatica sviluppa il cancro è possibile stimare che si arrivi a circa 5-6mila nuovi casi di tumore ogni anno per infezione di epatite B e C”.

 L’agenzia italiana del Farmaco (Aifa) ha reso pubblico che, l’anno prossimo, potrebbero essere diffusi farmaci che con probabilità pari all’80-90% dovrebbero dare risultati contro il virus dell’epatite C.