I colori della salute

Colori della salute
"I colori della salute"

Oggi anche la medicina ufficiale e tradizionale nell’ambito delle terapie e dei trattamenti naturali e non invasivi attribuisce seria e ponderata considerazione e rilevanza a livello scientifico-naturale con ultime pubblicazioni  sulla possibile influenza dei colori e della gamma spettro- cromatica di vario origine e grandezza fisica sulla salute e sullo stato d’animo dell’uomo. I colori possono essere una vera  forza vitale e fonte di energia se ne usufruiamo nel modo giusto.

La scienza che studia ed approfondisce questo nuova ed interessante serie di ricerche è la  Cromoterapia. Negli ultimi anni la Cromoterapia ha registrato un considerevole sviluppo grazie a numerosi studi scientifici mirati che mettono in evidenza l’influenza delle applicazioni di un complesso cromatico specifico sul sistema  nervoso, immunitario e metabolico. La Cromoterapia è un ramo della  medicina complementare che può rivelarsi assai utile nell’ integrazione con altre forme di terapia o trattamenti e per catalizzare  i processi di guarigione  fisici  e psichici dove risulti necessario ed utile ritrovare  un  naturale equilibrio.

I colori possono essere assorbiti dal nostro organismo in diversi modi attraverso irradiazioni luminose prodotte da e con speciali apparecchiature e filtri; attraverso gli alimenti ossia mangiando cibi con il loro colore naturale;attraverso la luce solare poiché questa luce racchiude nel suo spettro tutti i colori; acqua solarizzata, irradiata con onda luminosa di un esatto colore di carica energetica e inoltre nell’indossare indumenti di particolare colore o per immersione del corpo in vasche utilizzando acqua colorata  in aggiunta con essenze naturali e proiezione di luci speciali. Anche attraverso forme di meditazione e visualizzazione cromatica e la respirazione si ottengono vari risultati. Ancora con il  massaggio utilizzando prodotti  composti e pigmenti colorati. L’utilizzazione dell’energia delle onde elettromagnetiche della luce all’interno di una precisa lunghezza d’onda quindi appare penetrare nei tessuti creando condizioni di interazione cellulare tentando il corretto ripristino di un  equilibrio elettrico – chimico nell omeostasi cellulare migliorandone le funzioni biologiche complessive. Particolare applicazione tecnica poi è la Cromo -Puntura che consiste nel concentrare l’irradiazione sui punti energetici del corpo più ricettivi come meridiani e trigger points Il bagno di colori e di luce consiste inoltre  nell’irradiare con un colore mirato, per un determinato periodo di tempo, tutto il corpo al fine di  tentare una  stimolazione per  una generale  rigenerazione cellulare. L’acqua solarizzata si ottiene inoltre irradiando acqua naturale in  contenitore di vetro trasparente con un specifico colore e per un periodo di tempo stabilito per essere poi  ingerita. Egizi, Romani e Greci praticavano di norma  l’elioterapia con esposizione alla luce solare diretta per  curare  disturbi diversi . Infine ricordiamo che In India la medicina ayurvedica ha sempre tenuto n grande considerazione il  come i colori influenzino l’equilibrio dei nostri  punti fisici ed  energetici veri centri di energia sottile  associati alle principali ghiandole del corpo mentre i Cinesi delegavano il proprio benessere fisico all’azione dei vari colori,come ad esempio il colore giallo per riequilibrare addome ed  intestino,il viola nel controllo degli attacchi epilettici ecc. In Cina poi ancora oggi per antica tradizione avviene che le finestre della camera di un  paziente vengano coperte con teli di colore adeguato ed  il malato indossi  per sinergia cromatico – terapeutica indumenti della stessa tinta.

Dott.Fkt.Francesco Alessandro Squillino
Master Biennale Universitario  in Globalità dei Linguaggi
Ricercatore Freelance TEV Akropolis Roma


La Corretta Dinamica Respiratoria

Antica Citazione

«Senza cibo un mese, senza bere una settimana, senza respirare pochi minuti»

Una corretta ed armoniosa dinamica respiratoria è base e fondamento di una buona qualità della nostra vita e per il mantenimento di un migliore stato complessivo della nostra salute. Respirare quindi è “Vivere”. Con la corretta respirazione noi moduliamo in primis la giusta ossigenazione necessaria agli andamenti, incrementi e parametri metabolici e successive espressioni energetiche necessarie alla nostra vita; di contro forse per motivi di una scarsa attenzione e di una insufficiente specializzata informazione siamo portati istintivamente a pensare che il nostro modo di produrre atti respiratori sia generalmente di fondo corretto e sufficiente; a conforto di questa tesi pensiamo che se in fin dei conti in “qualche modo” respiriamo e comunque restiamo in vita,ciò sia bastante. Nulla di più lontano dalla verità in questa errata concezione riferita alla branca della Fisiopatologia Respiratoria estesa alla spesso necessaria pratica della Rieducazione Respiratoria Generale, Loco-regionale, Toraco-Addominale. Più facile e spontaneo, per varie considerazioni ed osservazioni nei bambini, salvo eccezioni, il nostro amato respiro, con il passare del tempo ed innalzamento della nostra età, finisce per subire diverse alterazioni sia nella meccanica fondamentale ed accessoria che nella semplicità di esecuzione dell’atto respiratorio stesso per una somma di fattori quasi mai considerati se non nella nuova concezione globale dalla medicina e dalla ricerca odierna, quando siano attente alla complessità interdipendente ed “olografica” della realtà psico-fisica individuale. Osserviamo quindi ad esempio che una serie di particolari forme di tensione muscolari cronicizzate, variamente distribuite in forma ed energia nei pattern motori della muscolatura deputata alla dinamica respiratoria, possono alterare, limitandole in genere, ampiezza, intensità e percezione dell’atto respiratorio stesso; tensioni che sono ad esempio, effetti reiterati e cronicizzati di una gamma di conflitti emotivi e schemi motori mal-adattivi acquisiti nel tempo. Per aiutarci a ritrovare un modo corretto e vitale di respirare occorre quindi rivedere una rappresentazione solo puramente “meccanica” dell’atto respiratorio completo ed inoltrarsi in altre attente valutazioni ed approfondita conoscenza con differenti metodiche ed approcci rieducativi riferiti al contenuto emotivo stesso degli eventuali blocchi inibenti il respiro. La pura fisiologia dell’atto respiratorio è ben nota ormai ma quello che resta ancora vago e a volte sottovalutato dai più poiché di natura individuale e mutevole ma che merita ulteriori approfondimenti ed oggetto di queste considerazioni è il campo delle inibizioni automatiche e per lo più inconsce nell’essere vivente e la loro connessione ed interessenza con le varie espressioni neuro_motorie. Per esperienza diretta come personale osservatore ed estimatore ed applicatore di principi metodologici in questo campo, la*Bioenergetica* tradizionale e sue derivazioni metodologiche attuali, rappresenta una vera, indiscussa certezza per un approccio corretto a quanto fin ora espresso come supporto fondamentale a maggiore comprensione. Osservare rilassati quindi il nostro modo di respirare in modalità più o meno agevole rappresenterà non solo allora oggetto di pure considerazioni anatomo_razionali, sempre fondamentali e irrinunciabili ma diverrà per ognuno di noi una occasione_intuizione straordinaria della nostra infinita gamma di manifestazioni energetiche, fisiche, emotive, spirituali e con una concreta possibilità ritrovata di sentirci nel nostro vivere,più leggeri, liberi e in naturale rassicurante sincronia con la nostra esistenza.

Dott.FKT Francesco Alessandro Squillino
Fisio_Neuro_Riabilitazione
Master Biennale Universitario in
Globalità Dei Linguaggi
Protocolli con Energia Vibratoria TEV

“La Terza Età”: emergenza pericoli domestici e stradali

Oggi purtroppo tra automobilisti distratti, spericolati e scippatori di ogni risma, il percorso per strada per gli anziani è divenuto un vero e proprio procedere ad ostacoli. Ma anche tra le pareti domestiche dove la persona avanti con gli anni dovrebbe sentirsi al sicuro e protetto si celano e nascondono non poche insidie, dalla vasca da bagno al morbido tappeto del salotto. Casa dolce casa? A ben vedere si tratta per le persone di età avanzata di una questione di pura sopravvivenza, al termine di una giornata. In casa i fili del telefono e tappeti per inciampare, vasche da bagno per scivolare, scale interne senza adeguate protezioni, spigoli acuti a varie altezze e potremmo proseguire l’elenco con estrema facilità. Per non parlare poi all’esterno nel contesto urbano delle strade dissestate, dei  marciapiedi traballanti dei cancelli elettrici, delle moto ed affini, dei pesi che sbilanciano, delle scale mobili.

Le persone anziane fanno puntualmente le spese di questo elenco di vere e proprie minacce che ogni anno riempiono i Pronto Soccorso Ospedalieri con una quota che oscilla tra il 50/60% per incidenti domestici e dovuti, inoltre, all’esterno ad una scarsa manutenzione dell’arredo urbano. Un’opera di prevenzione non risulterebbe invero tanto difficile, informando correttamente e focalizzando l’attenzione generale su alcuni principi basilari e di buon senso per aiutare le persone della terza età a proteggersi meglio, migliorando la qualità della vita dei nostri cari. Proviamo nei limiti ovvi di una esposizione di base a considerare una sorta di *Vademecum* per La Terza Età, elencando quegli elementi fondamentali per un corretto procedere motorio e senso_motorio utilissimo per gli anziani.

Come primo consiglio vale la considerazione fondamentale di insegnare con dolcezza alla persona anziana ad essere sempre consapevole della propria realtà psicofisica, basando la propria fiducia su concrete e reali possibilità motorie personali. L’instabiltà posturale e deambulatoria sono eventi ricorrenti nella terza età e generati non solo dal processo naturale di invecchiamento, ma da una serie di fattori concomitanti come ad esempio un aumentato deficit visivo, una patologia a sfondo pressorio e/o vascolare, patologie artrosiche e degenerative, deficit di appoggio (Grounding) e pregressi traumi di varia eziologia e natura, quindi adottare il criterio assolutamente necessario cercando di eliminare dall’ambiente domestico tutte le situazioni ed oggetti a rischio, facilitando al massimo il muoversi agevolmente dell’anziano; quindi appoggi o maniglie nei punti strategici, eliminazione di fili e prolunghe, tappeti con angoli sollevati, mensole posizionate in alto e spigoli acuti di stipiti e mobili vari, mentre risultano molto utili applicazioni nell’appartamento di punti guida notturni, montascale elettrici ove possibile,installazione di segnalatori di fughe di gas, facilità di accedere ai vari ambienti domestici, facilità di contatto telefonico con digitazione chiara per richieste di aiuto. All’esterno mai attraversare la strada senza un adeguato angolo di visuale per evitare i veicoli che sopraggiungono, possibilmente solo sulle strisce ed in linea retta tra marciapiede ad altro lato della strada (per rimanere i meno possibile in mezzo al traffico); evitare di portare pacchi ingombranti o pesi eccessivi, causa di sbilanciamenti, e osservare bene il terreno dove si cammina evitando improvvise buche, dislivelli, macchie scivolose e sostanze analoghe; evitare calzature che non assicurino una perfetta “tenuta” del collo_piede con sufficiente contenimento della caviglia evitando cadute rovinose ed estremamente pericolose in terza età ed essere cauti soprattutto in presenza di scale mobili, grate metalliche, centri commerciali con percorsi  nuovi o inusuali, stazioni della metropolitana e ferroviarie. Sarebbero ancora moltissimi consigli e i suggerimenti, ma molti appartengono alla sensibilità ed al buon senso dei più giovani nei confronti dei loro cari anziani, poiché nulla può sostituirsi all’affetto e alla cura di cui sono destinatari.

 Ci sarebbe tanto da dire ancora ma terminiamo con un’osservazione complessiva e riassuntiva assai preziosa ed ineludibile; invogliare le persone della terza età a praticare cicli di rieducazione motoria e respiratoria possibilmente di gruppo, per non perdere quella gamma di movimenti che nel complesso assicurano una relazione motoria e psico -relazionale con l’ambiente e con gli altri, recuperando quella serie di movimenti magari afinalistici improntati su un maggior contatto proprio-cettivo e neuro-cognitivo stimolando e tenendo viva attenzione e parte istintuale, vere assicurazioni gratuite sulla vita per evitare la maggior parte degli  eventuali pericoli a cui possono andare incontro le persone della terza età.

Dott.FKT Francesco Alessandro Squillino

Osservazioni sulla consapevolezza

Qual è il Significato nella Nostra Vita dell’ Essere Consapevoli”? Cosa Vuol dire Movimento Integrato nell’Unità di Tempo?
La Ricerca Scientifica recente ha evidenziato che una parte rilevante delle nostre decisioni ed atti volitivi in realtà non sono da noi determinati in modo in effetti diretto ma da un complesso “Driver” connaturato nella nostra stessa struttura complessiva Fisio-Neuro-Sensoriale,attivato in tempi straordinariamente rapidi e spesso anticipatore della stessa percezione.

Nella misura dell’ordine di meno di un decimo di secondo ad esempio alla presenza di un pericolo improvviso o di un ostacolo imprevisto siamo indotti ovviamente a decidere di evitarlo. Tutto nella norma a rigor di logica ma la novità scientifica è che sperimentalmente si è visto che non è proprio così. Un’azione che ripetiamo di frequente in modalità automatica anzi per la verità molto di quello che agiamo in maniera “automatica” lo effettuiamo esattamente appunto come degli automi. Esperimenti in questa direzione sono stati ripetuti anche per molte altre nostre attività circadiane. La conclusione alla quale alcuni scienziati sono giunti è che in realtà molto spesso noi non prendiamo vere e proprie decisioni “Consapevoli”, ma esprimiamo piuttosto qualcosa che è determinato dal nostro “Pilota Interno”. Quindi “Qualcosa “ sembrerebbe decidere prima di noi.

Nella ripetizione di un’azione o di un gesto nella nostra mente verrebbe così a stabilirsi una sorta di corsia di preferenziale in assonanza con quel particolare tipo di impulso celebrale che determina l’azione o il gesto stesso. Ancora prima quindi di esserne coscienti l’impulso seguirà lo schema ripetuto in precedenza in modo da produrre la conseguente ripetizione dell’azione. Osserveremo e valuteremo poi le nostre azioni, quindi solo dopo che sono avvenute in automatismo stereotipato. Per essere veramente consapevoli occorrebbe quindi letteralmente “Rompere lo Schema Strutturato”, concetto che già da millenni, e non in presenza di una moderna ricerca scientifica, osservatori e ricercatori della mente umana e dello spirito avevano già intuito e rivelato. Diventare Consapevoli dunque significa aumentare la Vigilanza per allenare la Mente ad anticipare gli automatismi e le stereotipie del nostro inconscio, ampliando in noi il percorso Consapevolezza>Riflessione >Determinazione>Integrazione.

Una Bellissima Antica Citazione Sufi recita: “Il Più Bel Sogno infine è la Realtà”.

Dott.FKT.Francesco Alessandro Squillino

Master Biennale Universitario In Globalità dei Linguaggi Univ.tà di Tor Vergata di Roma

Bibliografia
• H. Gardner , “Formae Mentis. Saggio sulla pluralità dell’ intelligenza”, Feltrinelli, Milano, 2005.
• Lyle M. Spencer, Signe M. Spencer, “Compentenze nel lavoro”, Franco Angeli, Milano,1995.
• A.R. Damasio , “L’errore di Cartesio”, 1995, Adelphi, Milano, 1995.F.
• D. Goleman , “Intelligenza Emotiva”, BUR Saggi, 1999, Milano.
• D. Siegel, “La mente relazionale. Neurobiologia dell’esperienza interpersonale”, Raffaello Cortina Editore, 2001, Milano.
• D. Siegel, “Mindsight. La nuova scienza della trasformazione personale”, Raffaello Cortina Editore, 2011.
• J. LeDoux , “Il Sé Sinaptico”, Cortina Editore, 2002, Milano
• Giacomo Rizzolati , Corrado Sinigallia, “So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio”, Cortina Editore, Milano, 2006.
• Elkhonon Goldberg , “La sinfonia del cervello”, Ponte alle Grazie, Adriano Salani Editore S.p.A., Milano, 2010

Energia Vibratoria Polivalente

Il Dolore Cronico e le conseguenti difficoltà presenti a livello motorio, neuromotorio e posturali ad esso conseguenti ed interconnesse sono fattori caratterizzati in generale da intrinseca difficoltà di eliminazione e/o attenuazione anche dopo molti anni di comuni trattamenti farmacologici, chirurgici,  fisioterapici, riabilitativi. Il protocollo ad Energia Vibratoria in acronimo Tev (Treatment Energy Vibratory) in ordine ad una lunga esperienza sperimentale teorico-applicativa si propone come metodica recente derivata e ponderata per diretta esperienza medica e specialistica quale possibile Tecnologia dedicata a soggetti no-responder con scarsa prospettiva terapeutica nella risoluzione delle algie muscolo scheletriche e derivazione anche neuromotoria.

Una recentissima quindi interessante e ormai validata metodica innovativa nel campo della Fisio-Neuro-Riabilitazione  costituita da una linea di speciali apparecchiature avanzate e protocolli abbinati che sfruttano il principio dell’Energia Vibratoria ideate e messe a punto dal Chirurgo Plastico Estetico Ricostruttivo Prof.Dott.Mario Marino con la consulenza per la Fisio-Neuro-Riabilitazione del Dott.FkT.Francesco Squillino oltre a Medici Specialisti e Ricercatori Medici. Il sistema definito Polivalente può con significativa percentuale di successo e tempi brevi essere impiegato in varie affezioni e squilibri tissutali ed inestetismi quali cellulite,rilassamento tissutale,stasi linfatiche,invecchiamento cutaneo. L’energia vibratoria espressa ed erogata da speciali apparecchiature elettromedicali viene inoltre inserita con successo nei trattamenti post_operatori e in special modo nelle contratture capsulari.

Nell’estetica negli interventi di masto_protesi stadio I° – II°,nel linfedema e per varie assonanze riferite anche nel trattamento da errata postura e nei protocolli antalgici. I principali lavori scientifici come espresso dal Prof. Mario Marino sono stati effettuati in primis sul trattamento estetico della cellulite,nel rassodamento glutei, interno coscia, braccia e sulla circolazione periferica. Ma i risultati registrati in Fisioterapia Riabilitativa sono stati altrettanto interessanti,documentati da numerosi lavori scientifici effettuati da strutture Ospedaliere e dall’Università’ di Roma ”La Sapienza”_Istituto di Scienze Motorie,in cui attualmente vengono trattate con successo patologie quali gli esiti di Ictus, esiti da Sclerosi multipla,Traumi sportivi, patologie osteo-articolari e in special modo quelle caratterizzate da dolore ed algie muscolo scheletriche. Il sistema – spiega il il prof. Marino – e’ costituito da 5 distinte sezioni, ognuna delle quali espleta una particolare funzione di base,che lavorano unitariamente o sfruttando reciproco sinergismo.

Prof.Dott.Mario Marino Lezioni Universitarie Trattamento TEV Energia Vibratoria
Prof.Dott.Mario Marino Lezioni Universitarie Trattamento TEV Energia Vibratoria

Le sezioni comprendono in partenza un generatore di onda acustica a frequenza variabile: (frequenza bassa – onda lenta; media – onda media; alta – onda veloce) che svolgono funzione decontratturante nell’ipertono e a livello circolatorio periferico;in abbinamento è presente emissione di ioni negativi in flusso d’atmosfera pressurizzata in sinergia con un generatore di radiazioni luminose monocromatica a 635nm ed 940nm che per effetto eterodina creano una terza radiazione di 1500nm ed un generatore di ozono. Il concetto terapeutico di Energia Vibratoria quindi spazia dai trattamenti  nel campi estetico _riabilitativo al post operatorio agli inestetismi, alla veicolazione disostanze medicamentose con risultati assai soddisfacenti”. L’intuizione del  Prof. Mario Marino fu stimolata da un caso di una paziente affetta da cervicalgia muscolo tensiva  persistente verificando che alla prima seduta ed applicazione con energia vibratoria il dolore era già quasi scomparso e i muscoli si erano rapidamente decontratti. Successivamente  nel trattamento di una paziente affetta da un dolore muscolare persistente alla spalla dopo la prima applicazione il dolore regredì del 70%.

Un collega fisiatra, primario ospedaliero, proseguì quindi interessato una ulteriore approfondita sperimentazione. A seguito dei risultati evidenziati l’apparecchiatura e’ poi approdata al Dipartimento di Scienze Motorie dove e’ stata verificata la reale  possibilità dei trattamenti  possibili ed effettuate le prime pubblicazioni scientifiche”.Abbiamo chiesto al Prof. Mario Marino: “Qual e’ il futuro di questo sistema? ”..Se ben utilizzato il protocollo variabile ad energia vibratoria fornisce risultati sorprendenti specialmente nel trattamento estetico e post operatorio; consideriamolo quindi  un aiuto bio_ meccanico per il Chirurgo Plastico ma che può essere utilizzato anche in ortopedia,nella dietologia”. Il suo uso e’ limitato esclusivamente al medico?Il medico deve formulare la diagnosi e l’indicazione al trattamento,ma un buon tecnico e’ in grado dopo un adeguato corso e supervisione medica di applicare bene la metodica.

Quanti i trattamenti necessari per ottenere risultati soddisfacenti? ”Per il corpo almeno 16 sedute da effettuare a giorni alterni, della durata di circa 60/70 minuti considerando il tempo dell’applicazione dei principi attivi, mentre l’applicazione del sistema dura circa 40 minuti” E per il viso? ”Il ciclo dei trattamenti – continua il chirurgo plastico – e’ di 12 sedute, il tempo totale e’ sempre nell’ordine di 60/70 minuti”. Proviamo a capire qual e’ il meccanismo d’azione dell’apparecchiatura.

Dott.FKT Francesco Alessandro Squillino
Dott.FKT Francesco Alessandro Squillino

”L’apparecchiatura eroga energia vibratoria prodotta da onde acustiche che vengono trasferite sul paziente attraverso dei ”trasduttori” applicati attraverso delle fasce elastiche sui segmenti di zona da trattare. Dopo la ricerca effettuata abbiamo rilevato che a seconda della frequenza usata la vibrazione dell’energia erogata agisce sul ventre muscolare a vari livelli.. Durante tale fase vibrazionale il tessuto adiposo viene alleggerito,assottigliato come una sorta di ”cavitazione”, ma estremamente meno dannosa .Con sedute ripetute tali strati si riducono a tal punto che vengono modellati ripristinando così anche la micro­circolazione. Per il potenziamento del ventre muscolare o dei patterns muscolari loco regionali utilizzeremmo invece una frequenza alta con onda veloce (120 Hz) che agisce incrementando il tono muscolare con rilevazione ottimale in tempi rapidi mentre nell’antalgico agiremo con emissione di onde calibrate a più lenta oscillazione.

Energia Vibratoria Polivalente

Fisio_Neuro_Riabilitazione

Innovativi Sistemi di Trattamento Utilizzabili in Riabilitazione_Ortopedia_Fisiatria_Estetica

Dott.FkT.Francesco Alessandro Squillino Fisio Neuro Riabilitazione

Master Biennale Universitario in Globalità del Linguaggi

Direzione Medico Scientifica Akropolis

Dott.Prof.Mario Marino Spec. Chirurgia Plastica Estetica Ricostruttiva

Spec. Medicina di Urgenza e Pronto Soccorso

Dott.FKT Francesco Alessandro Squillino