Rettili e Anfibi d’Europa. Axel Kwet. Ricca Editore.

Scritto da:
Andrea Bonifazi
Durata:
1 minuto

Odi et amo.
Una visione catulliana che, in Natura, è perfettamente calzante con l’ambiguo rapporto che la gente ha con Rettili e Anfibi. L’indifferenza nei loro confronti è rara, tendenzialmente sono le due visioni estreme a prevalere, passando dall’amore sviscerato per questi animali, che può portare a spese anche di migliaia di Euro per ricreare ambienti adeguati in cattività, giungendo fino alla repulsione più totale e irrazionale, mista a una forma atavica e biblica di paura, il più delle volte insensata.
Fa schifo! È viscido!“, “Morde ed è mortale!” o “Spruzza veleno!” sono alcune esclamazioni che, purtroppo, rinvigoriscono i luoghi comuni che riguardano questi animali affascinantissimi.
L’unico modo per eliminare paure insensate e fobie totalmente irrazionali, dettate da una comprensibile ignoranza in materia, è iniziare a conoscerli.
Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia.

La copertina del testo

Conoscere adeguatamente questi “striscianti nemici” può spesso portare a un drastico cambiamento di opinione.
Il modo migliore per iniziare un approccio con il mondo dell’Erpetologia è imparare a riconoscere i Rettili e gli Anfibi che, quotidianamente, troviamo intorno a noi, comprendendone comportamenti, adattamenti ed eventuale pericolosità. E il testo migliore in tal senso è “Rettili e Anfibi d’Europa“.
Un ottimo manuale di riconoscimento, utilizzabile direttamente sul campo senza problemi dai semplici appassionati, ma, essendo curato nei minimi dettagli, perfettamente fruibile anche dai più esperti. Sono ben 214 le specie descritte in questo testo, per ognuna delle quali, oltre a spettacolari foto a colori (fino a 12 per specie), è riportata una scheda dettagliata, aggiornatata ed esauriente: sono qui citate le caratteristiche morfologiche, ecologiche ed etologiche della specie, la sua eventuale pericolosità, l’habitat dove è più facile osservarla, una cartina di distribuzione e, addirittura, le eventuali sottospecie e gli altri taxa con cui è facile confonderla, quantomeno da un punto di vista morfologico.
All’inizio del testo è inoltre presente un’utile chiave dicotomica che aiuta a determinare in breve tempo la specie basandoci su alcuni importanti caratteri diagnostici. Non mancano le descrizioni degli habitat che più frequentemente sono riportati nel manuale, permettendoci di orientarci più agevolmente in Natura.
Un volume di scuola tedesca aggiornato al 2015, prendendo quindi in considerazione molte delle nuove specie più recentemente descritte su base molecolare.

Esempio di testo relativo rispettivamente ai Rettili e agli Anfibi

Pro: Il non plus ultra per chi ama, apprezza o semplicemente vorrebbe conoscere più adeguatamente questi misteriosi e spesso schivi vertebrati…attualmente non si trova nulla di meglio in lingua italiana, fidatevi.

Contro: Con l’avvento del molecolare, le nuove specie sono ormai all’ordine del giorno e ogni anno ne vengono descritte tra le 150 e le 200…scrivere una nuova edizione ogni qual volta che viene individuato un nuovo taxon è impossibile, quindi, logicamente, qualche specie non è riportata nel testo.

Andrea Bonifazi