Terremoto Emilia: detenuti in aiuto

3 Giugno 2012 - di Redazione

(Aggiornamento) – Continuano le scosse di terremoto in tutta Emilia, a cui si aggiunge il maltempo che da oggi imperversa su gran parte dell’Italia. Sono state circa 35 le scosse durante tutta la notte. Alle 7.26 è iniziato un nuovo sciame sismico, di cui la prima scossa di magnitudo 2.5. Alle 8.55 si è verificata una scossa, avvertita vicino Modena, di magnitudo 3.9 e alle 9.21 un’altra scossa di magnitudo 3.2 è stata avvertita vicino Mirandola.

In occasione della visita al carcere della Dozza di Bologna, il ministro Severino ha dichiato: “Vorrei lanciare un’idea, quella di rendere utile la popolazione carceraria, quella non pericolosa, per i lavori di ripresa del territorio”. Saranno quindi protagonisti i detenuti dell’Emilia Romagna nella ricostruzione della regione, e questo, secondo la Severino, potrebbe avere una doppia utilità. Da un lato, il detenuto è portato a socializzare, dall’altro la cittadinanza lo considererebbe come un soggetto utile alla società.

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Una scossa, di magnitudo 5.1, si è verificata alle 21:22 del 3 giugno ed è stata avvertita a Parma, Bologna, Milano, Bolzano e Padova.
Ma è solo l’ultima delle tante scosse che si sono susseguite in giornata. Infatti, una prima scossa di magnitudo 2.9 con epicentro vicino Rolo è stata avvertita alle 13:35 dello stesso giorno. Successivamente, sono state registrate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia altre due scosse nel pomeriggio.
La prima, di magnitudo 3.4, si è verificata alle ore 19:48, mentre la seconda, di magnitudo 3.8, si è verificata alle 19:57. L’epicentro è da localizzarsi vicino i comuni di Concordia sulla Secchia, Cavezzo, San Possidonio, e Novi di Modena.

L’Unione Europea, rappresentata dal commissario europeo alla politica regionale Johannes Hahn, ha annunciato il suo sostegno all’Italia in questa “catastrofe nazionale difficile da sopportare”. Hahn ha dichiarato: “La Commissione europea interverrà a favore delle zone dell’Emilia colpite dal terremoto attraverso il fondo di solidarietà”.