La scoperta di una nuova specie di medusa in adriatico preoccupa gli esperti
- Maria Carmen Giuditta
- 27 Marzo 2014
- Biologia Marina
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È stata scoperta una nuova specie di medusa nel mar Adriatico. La specie appartiene al genere Pelagia e sarà dedicata al biologo marino croato Adam Benovic, recentemente scomparso. Ancora ci sono poche conoscenze riguardo la specie, ma si segnala una rapida crescita della popolazione.
L’incremento di meduse, e l’eventuale comparsa di nuove specie, nel Mar Mediterraneo non è affatto rassicurante! È un evidente segnale di quanto l’ecosistema marino stia risentendo degli effetti del riscaldamento globale, conseguente alle attività antropiche.
Il prof. Ferdinando Boero dell’ università del Salento, durante il convegno “Gestione sostenibile del Mar Mediterraneo” tenutosi presso l’Accademia dei Lincei a Roma nei giorni scorsi, ha annunciato la scoperta della nuova specie e ha esposto le sue preoccupazioni a riguardo.
Il riscaldamento globale delle acquee marine favorisce la proliferazione delle meduse. L’incremento di temperatura, infatti, allunga la durata della stagione riproduttiva, permettendo ad esse di mettere al mondo più figli. Che cosa comporta l’aumento di meduse oltre a rendere una balneazione poco gradevole?
La massiccia presenza di meduse potrebbe determinare una perdita di risorse ittiche. Le meduse, infatti, si nutrono anche delle uova dei pesci, soprattutto di quelli pescati per contribuire all’alimentazione umana. Perciò le nascite non bilanciano le catture e, se non si provvederà a praticare una pesca più sostenibile,in futuro ci sarà meno pesce di cui nutrirci. Inoltre, alcuni predatori naturali delle meduse, come le tartarughe marine, sono a rischio. Molte tartarughe marine o vengono catturate o soffocano poiché ingeriscono sacchetti di plastica che galleggiano in mare, scambiandoli per meduse. Chi trae vantaggio da questa situazione è il pesce luna, che avendo maggiore disponibilità di meduse è sempre più abbondante in mare. Peccato che non sia un pesce commestibile per l’uomo!
Quindi come, giustamente, afferma il prof. Boero :” con un eccesso di pesca abbiamo tolto i pesci grandi del mare, e ora peschiamo i pesci più piccoli per farne mangime per l’ittiocoltura. La natura non ama il vuoto, che è stato riempito dalle meduse. In pratica siamo passati da un mare pieno di pesci ad un mare pieno di meduse!”
Maria Carmen Giuditta
27 marzo 2014