I canti delle balene, una guida migratoria

Nella stagione degli amori, le megattere emettono canti che sono, per gli individui di sesso maschile in competizione fra di loro, il modo per attrarre le femmine.

La scoperta invece è stata che non cantano solo nella stagione degli amori ma anche quando viaggiano in cerca di cibo nel periodo che precede la migrazione.

Un nuovo studio, frutto di una ricerca i cui risultati sono stati pubblicati su PLoS ONE, effettuato dai ricercatori della US Naval Postgraduate School, della University of California-Santa Barbara e della Duke University tramite l’ utilizzo di multisensori che vengono applicati alle balene tramite sensori ha permesso di seguirne i movimenti subacquei in cerca di cibo e hanno permesso di registrare i canti che, in alcuni esemplari, erano in realtà molto simili ai canti che vengono registrati durante il periodo degli accoppiamenti.

Il canto non è solo finalizzato alla conquista della femmina, quindi, ma fa parte di un sistema di comunicazione assai più complesso: è infatti noto che, proprio tramite il canto, gli adulti usano scortare i piccoli lungo le grandi rotte migratorie.

La struttura dei canti emessi durante il periodo della riproduzione è molto diversa, e questo porta i ricercatori a pensare che questo sistema di comunicazione, ancor non ben compreso, possa essere in realtà molto più complesso di quanto fino ad oggi si era pensato.

Il fatto però che porta a riflettere è la somiglianza di alcuni dei canti registrati, in una zona dove il cibo è abbondante, con i canti della stagione degli accoppiamenti.

Questo potrebbe suggerire che, con l’acqua che non si ghiaccia per periodi più lunghi a causa del riscaldamento ambientale, le megattere potrebbero accoppiarsi anche fuori dai loro, caldi, tradizionali luoghi di accoppiamento, ovvero in una zona in cui, seppur senza migrare, verso la fine della stagione il cibo è ancora abbastanza abbondante e la temperatura dell’acqua non spinge alla migrazione.

Giulia Orlando
7 gennaio 2013