Ottimismo: favorisce l’obesità e la morte precoce

4 Ottobre 2011 - di Adele Guariglia

Molte sono le persone che sostengono che essere ottimisti renda la vita più lunga, ma è davvero così? Diversi studi condotti negli ultimi tempi hanno portato all’evidenza ottimismoche chi è più ottimista tende ad ingrassare di più e a morire prima. Quali sarebbero i motivi di questa evidenza?

Alcuni studiosi della University of Nottingham e della Curtin University hanno sostenuto che l’ottimismo potrebbe essere una delle cause dell’innalzamento del peso corporeo. Martin Hagger, curatore dello studio, sostiene che la personalità di ogni essere umano sia associata ad una interrelazione specifica tra geni ed ambiente.

Dei ricercatori della Doshisha University, in Giappone, hanno effettuato un esperimento su uomini e donne obesi sottoponendoli a un preciso programma di dimagrimento di circa sei mesi, associando alla dieta consulenze e attività fisica. Gli studiosi hanno riscontrato che proprio le persone ottimiste erano quelle che non diminuivano quasi per nulla di peso; costoro cercando sempre di guardare al positivo delle situazioni non dimostravano una gran voglia di prendersi cura di se stessi e erano più facili a cedere alle tentazioni rispetto a coloro che avevano una visione più negativa della vita.

Sono stati diversi gli studi ad esaminare le influenze della positività sulla vita degli individui ed uno di questi, effettuato dall’Università della California, ha mostrato come l’essere ottimisti induceva gli individui a vivere una vita più rischiosa, oltre che a non notare le difficoltà, così portando queste persone ad una morte precoce rispetto a molte altre. Il Dr. Howard S. dopo aver esaminato dati rilevati su più di 1.500 bambini, dai dieci anni in su, ha evidenziato che coloro che erano dotati di maggior senso dell’umorismo sin da piccoli vivevano di meno rispetto agli altri.

Ma ciò cosa vorrebbe dire? Che vivere una vita priva di ottimismo sarebbe meglio che viverla sorridendo? Apparentemente sarebbe così: gli individui positivi prendono più peso e hanno più difficoltà a perderlo, sono più incuranti del pericolo e muoiono prima.Questi studi però non hanno considerato la qualità della vita di queste persone che nonostante abbiano vissuto meno hanno vissuto comunque una vita intensa, a testa alta, senza farsi problemi sulla ricerca eccessiva della bellezza e della magrezza che al giorno d’oggi risulta una questione importante nella società che ha causato tanti malesseri gravi quanto l’obesità, se non di più. Forse è meglio vivere nell’ottimismo e morire prima, che sopravvivere nella paura e vivere qualche anno in più. Bisognerebbe trovare il giusto mezzo in ogni cosa e regolarsi, ma quanto male può davvero fare la felicità?