Leggere il Braille con gli occhi: ora è possibile
- Krizia Ribotta
- 22 Novembre 2012
- Ricerca, Ricerca & Scienza
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Per leggere il Braille, i non vedenti non dovranno più usare il tatto, ma la vista. Un’azienda svizzera ha sviluppato e testato su decine di pazienti la retina artificiale. Si tratta di Argus II, la protesi creata dalla Second Sight Medical Products Inc. costituita da 60 elettrodi che, collegati alla retina, acquisiscono informazioni visive dall’esterno per mezzo di una piccola telecamera e le proiettano direttamente sull’occhio del cieco. Per la prima volta, quindi, le parole in Braille, possono essere lette senza dover toccare i puntini che le compongono.
“Si tratta di un traguardo interessante, ma rappresenta una soluzione indiretta perché in realtà l’obiettivo principe di Argus II vorrebbe essere far vedere di nuovo pazienti la cui retina è compromessa da malattie come la retinite pigmentosa” spiega Silvestro Micera, esperto di neuroprotesi e docente presso l’Università di Pisa e quella di Losanna.
Il test, sotto la guida di Thomas Lauritzen, è stato realizzato su un campione di pazienti affetti da cecità, i quali non hanno dovuto far altro che indossare Argus II. Tutto il resto viene svolto dalla telecamera, che ha filmato le lettere in Braille e dagli elettrodi, che le hanno poi proiettate sulla retina. I non vedenti sono stati in grado di decifrare diverse parole in modo molto più veloce rispetto al classico metodo, a contare gli oggetti, a riconoscere quelli in movimento, e hanno anche potuto vedere la luminosità esterna.
Per chi volesse approfondire l’argomento, il sorprendente risultato dello studio è stato pubblicato su “Frontiers in Neuroprosthetics”.
Krizia Ribotta
22 novembre 2012