Forte rischi di depressione nelle persone ricche
- Adele Guariglia
- 9 Settembre 2011
- Ricerca & Scienza, Salute
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La depressione colpisce 121 milioni di persone in tutto il mondo, distrugge a vita, interferisce nella capacità di lavorare e stringere relazioni e a volte, nelle forme più gravi, porta al suicidio, è la responsabile di 850.000 morti ogni anno. E’stato effettuato uno screening su scala mondale nell’ambito della World Mental Health Survey Initiative dell’Organizzazione mondiale della Sanità, per capire quanto siano determinati le condizioni economiche e sociale di questa malattia, ed i risultati sono stati riportati su BMC Medicine.
Per la ricerca e lo studio sono state campionate 89.000 persone appartenenti a 18 nazioni diverse, con lo scopo di stabilire se nel corso della loro vita, o dell’ultimo anno, fossero stati colpiti da un “ Episodio di Depressione Maggiore”. E’ un disturbo diagnosticato nel caso in cui vengano riscontrati almeno cinque dei nove sintomi inclusi nel Diagnosti and Statistical Manual of Mental Disorders, tra cui la tristezza, la perdita d’interesse o di piacere, senso di colpa, bassa autostima, disturbi del sonno o dell’appetito e abbassamento del livello di concentrazione. Dallo studio è emerso che l’incidenza maggiore della depressione si hai paesi ad alto reddito, dove ne soffre circa il 15% della popolazione contro l’11 % dei paesi in via di sviluppo.
Fa eccezione l’India, che è al primo posto con il 36%, di seguito Francia, Olanda e Stati Uniti che arrivano al 30%, mentre all’ultimo posto troviamo la Cina, col 12 %.Il benessere economico sembra essere, quindi, un fattore determinante, ma si può dire altrettanto del genere, infatti le donne sembra abbiano il doppio delle probabilità degli uomini di soffrire di depressione, in quanto la malattia viene alimentata maggiormente con la perdita del partner, che sia per morte, divorzio o separazione.
Evelyn Bromet, ricercatrici della State University di NY ha così commentato: “Abbiamo dimostrato che la depressione è una fonte di preoccupazione per la salute pubblica in tutte le regioni del mondo, e che è fortemente legata alle condizioni sociali. Comprenderne gli schemi e le cause può aiutare a prendere iniziative globali per ridurne l’impatto sulla vita degli individui, e il peso per la società”.