I pesci che… mangiano plastica

Scritto da:
Marco Affronte
Durata:
1 minuto

Risale al 1988 la scoperta e la pubblicazione, da parte della NOAA, agenzia governativa statunitense, della Great Pacific Garbage Patch, in pratica un’immensa area di rifiuti galleggianti, per lo più plastica,inquinamento pacifico nel Pacifico settentrionale. Questi rifiuti, stimati attorno alle 100 milioni di tonnellate, finiti in mare in vari modi, vengono catturati dalla corrente circolare del nord Pacifico, che quindi continua ad accumularli, nel tempo.

Secondo quanto hanno pubblicato sulla rivista Marine Ecology Progress Series del 27 giugno 2011, due studenti dell’Istituto Scripps di oceanografia, dell’Università di San Diego, questi rifiuti hanno effetti molto diretti sulla popolazione ittica del Pacifico: nel senso che i pesci… mangiano la plastica.

Infatti, su tutti i campionamenti effettuati, il 9,2% dei pesci esaminati aveva piccoli pezzi di rifiuti, soprattutto plastica, nello stomaco. Questo porta a una dato sconcertante: ogni anno i pesci del Pacifico settentrionale ingeriscono dalle 12.000 alle 24.000 tonnellate di plastica. rifiuti atlanticoSi tratta in genere di pezzetti molto piccoli, “più piccoli di un’unghia” dicono i due ricercatori, spesso al punto da non potere riconoscerne l’origine.

Gli autori ci tengono anche a sottolineare che il dato del 9,2% è sicuramente una sottostima, dal momento che i pesci possono spesso rigettare piccoli pezzetti di materiali che non riescono  digerire, o ovviamente averne anche espulsa una parte per via naturale. La maggior parte dei pesci esaminati erano della specie comunemente definita come pesce lanterna, piccoli animali che abitano gi strati dai 200 ai 100 metri di profondità, e che risalgono in superficie durante la notte.

Riguardo alla cosiddetta “isola” di rifiuti del nord Pacifico, gli autori rimarcano che in realtà i rifiuti sono talmente dispersi che l’immagine di isola è sbagliata. Tanto è vero che la gigantesca “chiazza” non è visibile dal satellite. Si tratta invece di una vasta area in cui questi rifiuti sono dispersi su migliaia di kilometri di mare. In effetti, per compiere questa ricerca, l’imbarcazione dei due autori ha percorso un viaggio di oltre 2375 chilometri, durante il quale sono state calate le reti 132 volte. In 130 di queste calate erano presenti rifiuti.
E se pensate che il problemi dei rifiuti in mare sia solo del Pacifico, sappiate che anche il Mediterraneo e l’Adriatico non stanno molto meglio.

rifiuti pacifico