Mister Knee e la Gonartrosi

Scritto da:
Francesco Alessandro Squillino
Durata:
1 minuto

Le domande che vorremmo sentirci formulare quando un dolore o una serie di fitte intense al ginocchio, partono all’improvviso, bloccandoci il respiro, facendoci appoggiare ad un provvidenziale amico o ad un muro anonimo eccole concretizzate e formulate durante l’esame medico specialistico obbiettivo. Il Medico Specialista chiederà “quando” il dolore compare, se di sera o di mattina; se il dolore compare al mattino, attenuandosi nel corso della giornata, potrebbe trattarsi di una leggera degenerazione cartilaginea e si accentua con il passare delle ore, probabilmente siamo in presenza di patologie tendinee; inoltre se siamo stati in posizione seduta a lungo per esempio al computer o in metro, la flessione prolungata del ginocchio accentuerà il dolore a livello femoro_rotuleo per una probabile infiammazione del tendine rotuleo a livello della sua inserzione tibiale. Se di contro in posizione“in ginocchio” accusiamo un certo dolore abbinato a gonfiore evidente dopo aver battuto il ginocchio anteriormente, come spesso accade, siamo con certezza e con molta probabilità in presenza di una borsite a livello del ginocchio, conclamata. Quando poi il dolore si evidenzia per traumi recenti potrebbe trattarsi di patologie da sovraccarico funzionale con annesse problematiche tendinee_inserzionali. In persone avanti con gli anni potrebbe anche verificarsi all’improvviso una lesione meniscale anche nel sollevarsi rapidamente in posizione eretta da una  precedente posizione accosciata. Le scale o il camminare poi sono un veri e propri indicatori situazionali in varie età, nello scendere e risalire, di evidenti deformità progressive articolari a livello delle ginocchia, per non parla dei traumi acuti con le loro manifestazioni dolorose immediate e post_traumatiche.

La domanda comunque ricorrente del paziente di cui stiamo dissertando e descrivendo eziologia e patologia è cosa sia la Gonartrosi. Si tratta della più comune malattia degenerativa da usura del ginocchio. Tipica patologia della terza e quarta età consta nella perdita dello strato cartilagineo di rivestimento interno del  ginocchio con  esposizione della componente ossea sottostante L’aumento dell’attrito ad ogni movimento causa dolore e reazione dell’osso con incremento di produzione di osteofiti e modificazione della originale forma della superficie articolare Con il passare del tempo si ha un  peggioramento della situazione verso l’irreversibilità rendendola così ardua da trattare nei protocolli medici e fisioterapici In fase avanzata della malattia la capsula articolare si ispessisce e i muscoli si retraggono fino a determinare un ginocchio rigido o in genere semiflesso e curvo. La Gonartrosi è una patologia dell’età avanzata con manifestazioni assai evidenti,quando presenti,dopo i sessanta anni con predilezione per il sesso femminile. Il peso eccessivo del paziente gioca un ruolo importante nella progressione della malattia le cui cause più comuni sono i postumi di lesioni traumatiche articolari del ginocchio, mal-allineamenti con ginocchio varo e valgo,le instabilità dopo la rottura dei legamenti,i postumi di interventi all’interno del ginocchio. I sintomi tipici sono il dolore locale, quando si cammina ma anche a riposo, il rigonfiamento del ginocchio, la comparsa di cisti posteriori dette cisti di Backer, la zoppia nelle fasi evolute, deformità e perdita di movimento. La diagnostica oltre che l’esame obiettivo risulta fondamentale come ad esempio le radiografie del ginocchio in due proiezioni standard e sotto carico. Osserveremo così riduzione della rima articolare ed’addensamento dell’osso sub-condrale. Le forme assai iniziali e precoci possono trovare un temporaneo e quasi duraturo  giovamento dalla visco-supplementazione locale con una serie di tre/quattro  infiltrazioni endo-articolari con  preparati a base di acido ialuronico per migliorare la lubrificazione e nutrimento del ginocchio e delle cartilagini. I farmaci antiinfiammatori come i Fans antidolorifici hanno funzione prevalentemente sintomatica mentre gli antidolorifici riducono i disturbi non arrestando però la progressione patologica. Infiltrazioni con cortisonici somministrate con molta parsimonia risolvono rapidamente quadri infiammatori acuti, ma possono alterare strutture delicate intra-articolari. Soluzione definitiva nella gonartrosi è la via chirurgica intesa in senso correttivo o sostitutivo_protesica, con protesi di ginocchio. Occorre qui precisare che solitamente i pazienti spesso temono che inserire una protesi in un ginocchio equivalga a togliere il ginocchio stesso;invece la protesi è unicamente un rivestimento  applicato  in modo da creare una superficie regolare che ricrea la forma di un  ginocchio sano. Osteotomie sono indicate nelle artrosi dei pazienti giovani mentre le protesi di contro trovano migliore indicazioni nei pazienti più anziani o in patologie avanzate. Il risultato è quello di una risoluzione delle algie ripristinando e consentendo una ritrovata  mobilità anatomo_funzionale regolare. La fase successiva può variare dai due, tre, sei mesi con il paziente senza dolore e deambulazione corretta su fondo anche sconnesso con passo lento o in corsa.

Da oltre quindici anni ci sono state grandi evoluzioni nella natura dei materiali impiegati e nelle tecniche delicate di applicazione protesica con durata del tempo chirurgico ridotta rispetto alle prime esperienze con tempo medio di quaranta minuti e ricovero nei casi meno complessi, in pazienti giovani, ridotto a poco più di una settimana. La successiva rieducazione domiciliare dedicata  completerà l’iter terapeutico favorendo recupero e ritorno ad una vita normale. Particolare importanza oggi assume poi il protocollo riabilitativo inteso come rinforzo dei patterns muscolari specializzati nel movimento degli arti inferiori e la pratica di quella serie di movimenti ed attività riabilitative proprio-cettive a terra ed in acqua che hanno lo scopo di stabilizzare maggiormente i risultati acquisiti in precedenza. Un grande ringraziamento quindi doveroso indirizzato alle formidabili e costantemente aggiornate unità medico_specialistiche ortopediche operatorie che con il loro intervento in collaborazione con gli specialisti in fisiatria e i riabilitatori biomeccanici consentono ai pazienti il recupero di uno dei beni preziosi della persona: “Il Movimento in Libertà”.

Francesco Alessandro Squillino