Fibre alimentari contro malattie cardiovascolari e diabete

Scritto da:
Krizia Ribotta
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fibre-alimentariIn base a quanto dichiarato da Albarosa Rivellese, membro della Società Italiana di Diabetologia (SID) e docente di Medicina Interna presso l’Università Federico II di Napoli, durante il 73esimo Congresso dell’American Diabetes Association che si è tenuto a Chicago, il diabete sembra avere un nuovo nemico: le fibre vegetali.

In particolare, sembra che una dieta ricca di questi elementi protegge da quelle che possono essere le alterazioni metaboliche a livello di glicemia e trigliceridi dopo i pasti. Durante periodo post-prandiale, infatti, si può verificare una condizione di alto rischio aggiuntivo sia per il diabete che per alcune malattie cardiovascolari. Come hanno sottolineato la Rivellese, l’intervallo di tempo subito dopo pranzo “può rappresentare una condizione di rischio aggiuntivo per il diabete e le malattie cardiovascolari, viste le alterazioni che si producono a livello della glicemia e dei trigliceridi”.

É quindi necessario intervenire sulla dieta, in modo semplice, apportando, ad esempio, circa 30-35 grammi di fibre al giorno, fondamentali per ridurre il rischio di sviluppare queste malattie. La lista degli alimenti più ricchi di fibre è molto varia, e comprende, tra gli altri: farina di frumento tenero, noci integrale, fiocchi d’avena, nocciole, mandorle, cioccolato fondente, carciofi bolliti, farro, pane integrale, muesli, biscotti integrali, crusca, fave, farina di segale, lenticchie, ceci, datteri secchi, prugne secche, farina di avena, cavoli di Bruxelles bolliti, prezzemolo, castagne, pane di segale, pinoli, soia, arachidi tostate e pistacchi.

Come illustrato dal professor Stefano Del Prato, presidente della Società Italiana di Diabetologia: “La dieta moderna è diventata più appetibile ma meno ricca di fibre. Quindi non solo mangiamo di più, ma mangiamo anche peggio, con il risultato che si ingrassa più facilmente e aumenta ancora di più rischio di obesità, diabete e malattie cardiovascolari”.

Krizia Ribotta
27 giugno 2013