AIDS: nel latte materno la proteina per proteggere i neonati

Grazie ad uno studio americano condotto dal Duke University Medical Center della Carolina del Nord e pubblicato sula rivista scientifica Pnas, per la prima volta è stata identificata una proteina in grado di proteggere i neonati di madri sieropositive dal contrarre il virus dell’Hiv durante l’allattamento.

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La proteina in questione, chiamata Tenascin-c (conosciuta anche con l’acronimo Tnc, ndr), è contenuta nel latte materno ed era già conosciuta per le sue proprietà benefiche per la guarigione delle ferite, ma fino ad oggi nessuno aveva accennato alle sue sue capacità antimicrobiche.

Sembrerebbe infatti che la Tnc sia in grado di neutralizzare il virus impedendone l’entrata nel corpo dei bebè che, mentre vengono allattati, sono esposti al rischio di infezioni.

La ricerca è partita dal fatto che, sebbene nel 2011 circa 330.000 bambini abbiano contratto l’HIV dalle mamme sieropositive, si sono verificati dei casi in cui la malattia non è passata ai piccoli. Si è così scoperto che vi sono alcuni fattori antivirali che, combinati con l’azione benefica della proteina contenuta nel latte materno, offrono una difesa massima contro il contagio.

Come illustrato dall’equipe: “La proteina è efficace nel catturare e neutralizzare le particelle virali legandosi specificamente all’Hiv. È probabile che la Tnc agisca in concerto con altri fattori anti Hiv presenti nel latte materno. Quindi servono ulteriori ricerche per esplorare questa nuova possibilità”.

Scoperta, questa, di una notevole importanza, visto che i dati dell’Unicef e delle altre organizzazioni sanitarie internazionali sono davvero preoccupanti. Da qui il messaggio dei ricercatori rivolto a tutte le donne in dolce attesa di sottoporsi al test: “Non tutte le donne lo fanno, e meno del 60% riceve queste terapie preventive in caso di gravidanza. Uno scenario molto comune soprattutto nei paesi con poche risorse da destinare alla lotta all’Aids”.

Krizia Ribotta
1 novembre 2013