Una ricerca sui Bombi, fondamentali per l’impollinazione, ne indica il declino

Scritto da:
Morena Lolli
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bombiAlla Berckley University una ricerca rileva che le quantità di bombi sono molto inferiori in zone con grande presenza di strade asfaltate e che sono attratti non tanto dalla densità della vegetazione quanto dalla sua varietà.

I bombi, specie fondamentale per la impollinazione, richiedono strategie precise per evitare il rischio di perdita di questa specie e le strategie possono, o meglio devono essere, principalmente iniziative di tipo locale.

Riducendo l’utilizzo della pavimentazione, ad esempio, e favorendo il mantenimento di un habitat naturale che possa permettere agli individui di queste specie, fondamentale anche per la impollinazione di piante ad uso alimentare, di nidificare, si potrebbe combattere la diminuzione della popolazione, così come creando giardini urbani e suburbani, zone di nidificazione all’ interno delle aziende agricole, che presentino più varietà di specie.

Questo dovrebbe favorire la nidificazione e quindi creare la possibilità di nuove traiettorie che mano a mano i bombi potrebbero costruire, favorendone in tal modo la capacità di impollinazione delle grandi aree e, nello specifico, delle grandi estensioni aduso agricolo.

La conservazione degli impollinatori diventa quindi un parametro fondamentale da tenere in considerazione nel momento in cui si procede alla urbanizzazione di un territorio: bombi ed api selvatiche stanno, in tutto il mondo, subendo una progressiva e rapida diminuzione della popolazione: perdere i servizi di questi preziosi impollinatori avrebbe effetti devastanti sulla agricoltura.

La comprensione di queste specie può essere d’ aiuto per mantenere, o reintegrare, gli habitat naturali in cui possano nidificare: la scoperta che lo spostamento delle api si fonda non tanto sulla ricerca della quantità, ma piuttosto sulla ricerca della ricchezza di una flora diversificata ed eterogenea, è fondamentale in quanto i bombi sono diventati oramai rari non solo nelle zone ad elevata urbanizzazione, ma anche nei terreni agricoli, ovvero proprio laddove è fondamentale, per la alimentazione umana, che la presenza degli impollinatori sia forte.

Una nota a chiusura: il valore globale dei servizi degli impollinatori è stimato attorno ai 200 miliardi di dollari.

Morena Lolli
15 gennaio 2013