Prodotti naturali per l’igiene: ecologici ed economici

detersivi-naturaliDa un gruppo di imprenditrici della Coldiretti, una campagna che fa da spunto ecologico ed economico, per una gestione familiare che tenga conto sia della crisi economica che del rispetto per l’ambiente.

La campagna rispolvera alcune conoscenze della nonna, parte note a molte donne, ma non solo donne, e parte un poco meno note.

Primo in classifica tra gli elementi da eliminare è l’anticalcare. Costoso, inquinante e corrosivo, è un acido che a lungo andare deteriora anche gli oggetti e che può essere agevolmente sostituito dal semplice aceto, che ha forti proprietà contro il calcare, ma che non corrode gli oggetti e soprattutto costa molto meno e non inquina.

Anche le piante officinali fanno la loro parte: un detersivo multiuso fatto con timo, alloro, rosmarino, sambuco e fitolacca in base di aceto o di alcool, lasciato in sospensione per circa 3 mesi e poi filtrato, diventa un ottimo, potente, profumato ed antisettico detergente adatto a tutte le superfici rigide.

Uno sgrassatore universale lo si ottiene lasciando bucce di limone in infusione per tre mesi in alcool puro: una volta filtrato, poche gocce diluite in acqua eliminano anche le famose “macchie di grasso ostinate”. Ottimo, ad esempio, per il fornello o da aggiungere al multiuso per dotarlo di proprietà sgrassanti.

La campagna della Coldiretti non si occupa solo di detergenti per uso domestico, ma anche di detergenti per il corpo, di maschere di bellezza naturali, di prodotti perla pulizia del viso fatti in casa.

L’unico neo della splendida iniziativa, è che forse alcuni prodotti, come la fitolacca, il tensioattivo naturale utilizzato per il detergente multiuso, non sono poi così comuni da trovare mentre altri, come la lattuga lessata per una maschera decongestionante per il viso, non sono poi così economici.

 Una iniziativa comunque da cui prendere spunto per cominciare anche a pensare in modo diverso, magari ricordando una campagna educativa di molti anni fa il cui manifesto rappresentava un pesce, in mare, che ricordava che a lui il sapone proprio non serve.

Perché quel che buttiamo in mare ogni giorno, compresi i detergenti di uso quotidiano, prima o poi torna sulle nostre tavole. E nemmeno a noi serve mangiarlo, il sapone.

Morena Lolli
28 gennaio 2013