Drosera: la pianta mangia insetti

Le oltre  cento specie del genere Drosera vivono nelle arie umide di tutte le zone climatiche del mondo, dal Canda al Brasile e all’Australia. Le loro dimensioni ( in particolare quelle delle foglie carnivore con ghiandole o tentacoli mucillaginosi che le fanno risplendere al sole mattutino o serale) variano da pochi millimetri ad oltre 30cm. Durante l’ultimo secolo le drosere hanno subito un generale declino, sia per le bonifiche e la conversione del territorio a scopi agricoli sia per l’espansione edilizia e le attività forestali; alcune sono rimaste confinate in aree ristrette ma suscettibili di sviluppo ( e perciò in futuro i loro habitat potrebbero ulteriormente ridursi di numero e dimensione), mentre altre soffrono per la continua raccolta di esemplari selvatici. Quasi tutte le drosere vengono coltivate e si possono raggruppare in funzione della forma,delle dimensioni e delle condizioni ambientali necessarie alla loro crescita. La maggior parte delle specie è sempre verde, ma in inverno o estate alcune entrano in fase di dormienza; tranne eccezioni, le drosere preferiscono ambienti soleggiati. Come forma di adattamento al clima caldo,le specie sudafricane ( caratterizzate da radici spesse e carnose) e quelle tuberose appassiscono durante la stagione estiva e riprendono a crescere con le piogge autunnali.

Per proteggersi dal sole le drosere nane ( le più piccole del genere con meno di 2 cm di diametro) producono germogli molto compatti.  Le specie tipiche delle zone temperate hanno rosette dal portamento variabile, da eretto a prostrato; alcune germogliano anche durante l’inverno. Il territorio delle drosere dalle foglie biforcute è limitato alla costa orientale dell’Australia e della Nuova Zelanda ( una specie), in zone climatiche da temperate calde a tropicali.

La drosera filiformis, che cresce in altezza fino a 50 cm, produce foglie luccicanti lineari ed erette. Ne esistono due varietà : la filiformis, la cui distribuzione si estende dagli stati Nord e Centro Orientali degli Stati Uniti fino ad una piccola area in Florida, e la Tracyi, nativa della costa del golfo del Messico.

La drosera rotundifolia è una specie rustica a rosetta; se bene ancora diffusa nelle zone umide delle regioni montuose di nord America, Europa ed Asia, a livello locale soffre a causa delle bonifiche e del taglio della torba.

Le drosere a rosetta comprendono anche un gruppo formato da tre specie tropicali affini, tutte “ vulnerabili” nella lista rossa del 1997 ed endemiche di una piccola area di foreste pluviale del QueensLand (Australia). La drosera Adelae ha lunghe foglie lanceolate e vive lungo la costa sulla sabbia ai margini dei ruscelli; la drosera prolifera cresce sulle rocce bagnate e sulle rive dei fiumi, mentre la schizandra, rilevata in una sola località preferisce territori sabbiosi e ombreggiati presso i corsi d’acqua di montagna e si distingue dalle altre specie perché le sue foglie piatte ovali invecchiando, esibiscono apici incisivi. Rispetto alle altre, la drosera Adelae tollera ambienti più luminosi e freschi con minore umidità ma non sopporta il gelo.

Nonostante le drosere possano apparire sostanzialmente innocue, le mucillagini delle loro foglie attirano gli insetti poiché ricche di zucchero e ne ostruiscono i pori intrappolandoli e lasciandoli morire soffocati. I movimenti dell’insetto stimolano i tentacoli a spingerlo verso il centro della foglia. Una volta che i teneri tessuti dell’insetto sono stati dissolti e digeriti, rimane solo l’esoscheletro; a questo punto i tentacoli ritornano nella loro abituale posizione eretta.

Tutte queste specie si adattano perfettamente ad una fioriera o ad un davanzale umido.