Attinotterigi primitivi: Pesce spatola americano

Scritto da:
Adele Guariglia
Durata:
1 minuto

Gli attinotterigi primitivi (o pesci a pinne raggiate) caratterizzati da uno scheletro composta da tessuto in parte osseo e in parte cartilagineo, sono tra i pesci ossei meno progrediti. Si dividono in quattro gruppi: storioni e pesci spatola, aguglie, biscìr e amie (a quest’ordine appartiene una sola specie, l’ Amia calva). Sono i più grossi fra i pesci d’acqua dolce, con lo storione che può raggiungere gli otto metri. Limitati all’emisfero settentrionale, la maggior parte di questi pesci è dulcacquicola, anche se alcuni possono alternare periodi in mare a periodi in acqua dolce. Nella maggior parte degli attinotteregi primitivi il cranio e la parte di supporto delle pinne è composta da tessuto osseo mentre il corpo e la coda sono sostenuti da un endoscheletro cartilagineo, con vertebre rudimentali. La coda è asimmetrica, con la parte finale della notocorda che si estende nel lobo superiore della coda, più lungo di quello inferiore. Le aguglie, alcuni biscìr e le amie hanno una vescica natatoria ricca di vasi sanguini che funge da polmone quando il livello di ossigeno nell’acqua si abbassa. Gli storioni, grandi pesci che vivono sul fondale, hanno un muso appiattito, con bocca protrudibile e barbigli per localizzare il cibo. Alcune strisce di grosse scaglie ispessite proteggono la parte superiore del corpo che,  per il resto è privo di scaglie.

Le aguglie hanno un corpo cilindrico coperto da scaglie ganoidi lisce ed ispessite. Catturano le prede con agguati o rapidi guizzi. Il rostro allungato e le mascelle con denti affilati le fanno assomigliare a piccoli coccodrilli.

I biscìr hanno un corpo lungo e sottile, protetto da scaglie spesse. Per lo più hanno sul dorso una fila di piccole pinne, mentre le pettorali si dividono in fasci muscolari.

L’amia, feroce predatore caratterizzato da una testa piatta e piccoli denti ha dimensioni più ridotte rispetto agli altri attinotterigi primitivi.

I pesci spatola hanno un lungo rostro (da cui il loro nome) che serve da sensore o per aumentare il flusso d’acqua nella bocca. Quando si nutre questo filtratore spalanca la bocca e le ampie camere branchiali per catturare i piccoli organismi di cui si ciba.

Una delle poche specie d’acqua dolce filtratrici, il pesce spatola americano (Polyodon spathula) è descritto come una vera e propria rete vivente. Procede nell’acqua con la mascella inferiore abbassata e le pareti laterali della testa rigonfie formano un imbuto per l’acqua che viene filtrata nelle branchie.Vive nelle aree del Nord America Centrale fino al Nord America Sub Orientale, può pesare fino a 24 kg ed essere lungo 1,8 metri. Il caratteristico rostro conferisce stabilità nel nuoto. Questo pesce è stato soggetto a pesca intensiva per la carne e le uova che vengono vendute come caviale.