Uno studio genetico getta nuova luce sulle origini degli uomini britannici

Nuove prove genetiche rivelano che la maggior parte degli uomini inglesi non discendono da contadini immigrati che si spostarono verso est circa 5.000-10.000 anni fa – contrariamente a quanto sostenevano precedenti ricerche. Invece, gli scienziati delle Università di Oxford e di Edimburgo dicono che la maggior parte degli uomini  europei  può rintracciare il proprio  lignaggio in persone – probabilmente cacciatori e raccoglitori – che si erano stabiliti in Europa molto prima di quel momento. L’ultimo studio, basato sul lignaggio genetico più comune nei maschi europei, mira a correggere l’analisi dei dati genetici pubblicati l’anno scorso. Tale ricerca aveva riferito che la maggior parte degli uomini inglesi provengono da persone che emigrarono a ovest, con la diffusione dell’agricoltura, dal Vicino Oriente. Più di 100 milioni di uomini europei hanno una serie di geni chiamati R-M269, di cui circa tre quarti sono uomini inglesi. Una questione chiave per comprendere il popolamento dell’Europa è quando questo gruppo si è sparso in tutta Europa. I ricercatori dicono che il loro lavoro dimostra che l’insieme di geni scelto per stimare l’età di questo gruppo di uomini cambia enormemente il risultato finale. Essi aggiungono che il modello est-ovest precedentemente riportato  non si trova nel loro database  più grande e più completo. Secondo il dottor Cristian Capelli, il genetista di Oxford che ha condotto la ricerca, lo studio “resetta” il dibattito sul popolamento dell’Europa. Lo studioso afferma: “La nostra opera capovolge le affermazioni recenti sull’introduzione dei cromosomi europei Y nel continente da parte degli agricoltori.”

Il co-autore, il dottor Jim Wilson, dell’Università di Edimburgo, aggiunge che l’indagine  mostra per la prima volta che certe proprietà dei geni studiati influenzano fortemente l’accuratezza della stima della data. “Stimare una data in cui un lignaggio ancestrale si è originato è un’interessante applicazione della genetica, ma purtroppo è irto di difficoltà ed è molto difficile fornire date esatte. Molte persone ritengono che più geni si hanno e più accurata sarà la stima delle date, ma non è questo il caso: alcuni marcatori genetici sono più adatti ad essere datati di altri “.

Lo studio riporta anche più sottogruppi del gruppo R-M269 che sono molto comuni in diverse parti d’Europa, in linea con l’espansione di questi gruppi diversi in ogni luogo.
Lo studio è pubblicato online negli Atti della Royal Society B:Biological Sciences.