Trovato un nuovo medicinale per il cancro polmonare

Scritto da:
Maria Grazia Midossi
Durata:
1 minuto
cancro al polmone
Radiografia di un paziente con cancro al polmone

Nuovi farmaci che colpiscono un enzima coinvolto nel processo infiammatorio potrebbero offrire una nuova strada per il trattamento di alcuni tumori polmonari, secondo un nuovo studio condotto da scienziati del Salk Institute for Biological Studies.

Gli scienziati hanno scoperto che bloccando l’attività dell’enzima IKK2, che aiuta ad attivare la risposta infiammatoria del corpo, viene rallentata la crescita di tumori nei topi con tumore polmonare e viene allungata la loro vita.
I risultati, pubblicati il 12 febbraio su Nature Cell Biology, suggeriscono che i farmaci che ostacolano la capacità dell’enzima di comandare l’attività cellulare potrebbe rivelarsi efficace come terapia del cancro del polmone.

“Il cancro al polmone è uno dei tumori più letali e la prognosi per i pazienti è spesso negativa, con solo il 15 per cento che riesce a sopravvivere più di 5 anni”, dice Inder Verma,  Professore di Biologia Molecolare del Salk American Cancer Society  e autore principale dello studio. “Abbiamo sviluppato un nuovo metodo per trattare il cancro ai polmoni nei topi, che ha delle proprietà simili al cancro del polmone umano, e abbiamo usato questo modello per identificare il ruolo di questo enzima nella proliferazione del cancro. Crediamo che questa ricerca potrebbe un giorno portare a terapie che possano migliorare le prospettive per i malati di cancro del polmone.”

Gli scienziati sanno da tempo che esiste un legame tra il cancro e l’infiammazione, la prima linea di difesa dell’organismo contro le infezioni. Alcuni dei fattori biochimici che proteggono il corpo controllando la risposta infiammatoria delle cellule possono anche essere dirottati da mutazioni genetiche coinvolte nello sviluppo del cancro.

Per comprendere meglio come queste componenti normalmente utili del sistema immunitario svolgono delle attività nefaste nelle cellule tumorali, Verma e i suoi colleghi hanno sviluppato un nuovo metodo di indurre il  cancro non a piccole cellule  dei polmoni nei topi. Questo tipo incide per l’80 per cento di tutti i casi di cancro al polmone. I ricercatori hanno utilizzato un virus modificato per inserire mutazioni genetiche nelle cellule che rivestono i polmoni dei topi, inducendo gli animali a sviluppare i tumori. Questo ha gettato le basi per gli studi sulle cause molecolari di questo specifico tipo di cancro che sarebbe impossibile negli esseri umani.

Maria Grazia Midossi