I cervelli più grandi dipendono dal corredo genetico

Scritto da:
Maria Grazia Tecchia
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1 minuto

cervelli

Gli scienziati hanno mosso un passo in avanti nella comprensione dei cambiamenti genetici che hanno permesso agli esseri umani e agli altri mammiferi di sviluppare cervelli più grandi.

Durante l’evoluzione, diverse specie di mammiferi hanno sperimentato vari sviluppi nelle dimensioni del cervello, e un obiettivo importante della neurobiologia è quello di comprendere i cambiamenti genetici alla basi di questi straordinari adeguamenti.

Il processo attraverso il quale alcune specie si sono evolute con cervelli più grandi non è ben compreso dagli scienziati ed il quadro è reso ancora più complesso perché lo studio della continua evoluzione dei grandi cervelli ha un costo molto elevato.

Il dottor Humberto Gutierrez della Scuola di Scienze della Vita all’Università di Lincoln (UK) ha condotto una ricerca che ha esaminato i genomi di 39 specie di mammiferi al fine di avere una visione globale di come il cervello è diventato più grande e complesso.

A tale scopo, gli scienziati si sono concentrati sulla dimensione delle famiglie di geni: queste famiglie sono costituite da gruppi di geni correlati che condividono caratteristiche simili, spesso collegati con funzioni biologiche comuni o connesse.
Si pensa che i grandi cambiamenti nella dimensione delle famiglie geniche possono aiutare a spiegare il motivo per cui le specie affini si sono egualmente evolute ma effettuando percorsi diversi.

I ricercatori sono riusciti a trovare un chiaro legame tra l’aumento delle dimensioni del cervello e l’espansione delle famiglie di geni legate a determinate funzioni biologiche: diverse dimensioni del cervello sono strettamente legate al numero di geni all’interno delle famiglie geniche e, in generale, i mammiferi tendono ad avere un cervello più grande a causa di un forte adattamento evolutivo.

Maria Grazia Tecchia
20 dicembre 2013