Allarme obesità: è il momento di agire
- Davide Basili
- 29 Novembre 2012
- Salute, Salute & Medicina
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Contrariamente a quanto molti genitori pensano, combattere l’obesità non significa solo nascondere le merendine, il cibo spazzatura e non permettere al figlio di bere bibite gasate. Significa invece educare fin dai primissimi anni di età il bambino, quando egli stesso inizia a maturare la capacità di regolare il metabolismo sia a breve sia a lungo termine, in modo da evitare che poi, in età più avanzata, possa soffrire di diversi disturbi tra cui il sovrappeso, il diabete, l’ipertensione, le malattie cardioischemiche, le allergie e le osteoporosi.
In particolare, il fenomeno dell’obesità sta raggiungendo cifre allarmanti, tanto che, si potrebbe tranquillamente usare il termine “epidemia”: nel mondo, sono ben 43 milioni i bambini al di sotto dei 5 anni che sono in sovrappeso. In Europa 1 bambino su 5 è colpito e, secondo i dati raccolti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’obesità in Europa è responsabile del 2-8% dei costi sanitari e del 10-13% dei decessi. Nel nostro Paese i bambini colpiti sono oltre un milione, e 400mila sono considerati obesi.
É del tutto errato considerare come fattore negativo solo ed esclusivamente il cibo: la salute del bambino non è solo influenzata da componenti biologici, ma anche dall’ambiente in cui vive e dai genitori stessi. Sia la madre che il padre, infatti, sono due figure chiave per l’insegnamento non solo ad una sana alimentazione, ma anche ad un corretto regime di vita. Ciò significa dormire le ore sufficienti, che corrispondono a 14-16 ore per il lattante; 12-14 da 1 a 3 anni; 11-12 nell’infanzia e 9-10 adolescenza e non trascorrere troppe ore davanti allo schermo della TV o del computer (si parla di massimo 2 ore al giorno, e lo strumento non deve essere in camera dei bambini).
Come scientificamente dimostrato da numerose ricerche, il tempo trascorso davanti alla televisione può poi provocare un eccessivo interesse verso la pubblicità dei fast food, come ad esempio McDonald’s e Burger King, e quelle delle merendine da consumare come snack pomeridiano.
Infine, la raccomandazione forse più scontata, riguarda lo sport: è importante che il bambino, una volta compiuti i 5 anni, svolga almeno un’ora al giorno di attività fisica, sia essa camminare, fare sport o nuotare.
Basili Davide
29 novembre 2012