La saliva come nuovo marcatore per il tumore al pancreas

Scritto da:
Adele Guariglia
Durata:
1 minuto
saliva come marcatore del tumore al pancreas
Mediante la saliva si può ottenere un marcatore per la diagnosi del tumore al pancreas.

Una ricerca condotta dall’Università della California e pubblicata su Gut, ha evidenziato come dalla flora batterica del cavo orale si potrebbe ottenere un nuovo marcatore per individuare il cancro al pancreas.

Nella saliva dei pazienti colpiti da tumore al pancreas si registra una riduzione di 31 specie batteriche tra cui Neissseria elongata e Streptococcus mitis, mentre al contraio altre 25 specie fanno registrare un aumento batterico rispetto ai valori normali. Ancora è da chiarire se il fenomeno rappresenta la causa o l’effetto dell’insorgere della neoplasia, la quale sembra svilupparsi molto lentamente all’interno dell’organismo, stando ad un’altra ricerca dell’Howard Hughes Medical Institute e della Johns Hopkins Univerisity.

Sembra che il tumore impieghi fino a 20 anni per manifestare i segni più evidenti e secondo i ricercatori, la scoperta, pubblicata su Nature, potrebbe presto trasformarsi in un vantaggio a livello di diagnosi precoce di questa forma di neoplasia, una delle più mortali che stima più del 95% dei decessi. E’stato preso in esame il corredo genetico dei tumori pancreatici primari e delle metastasi, analizzando una ad una tutte le mutazioni genetiche correlate allo sviluppo del cancro.

I tumori metastatici mostrano circa 61 mutazioni; nei due terzi dei casi, le  mutazioni stessi sono presenti anche ad uno studio precoce della malattia. Se consideriamo che ogni modificazione genetica impiega diversi anni per condurre al formarsi della neoplasia, i ricercatori hanno stabilito un orologio biologico secondo il quale la media per il passaggio dalla cellula corrotta al tumore è di 11,7 anni e dalla localizzazione del tumore nel pancreas ad altri organi ne passano in aggiunta altri 6,8. A queste cifre si devono aggiungere altri tre anni prima della morte del paziente. Questa scoperta, ad ogni modo, è un passo avanti, sapere che la maggior parte dei tumori al pancreas si sviluppa molto lentamente da una finestra temporale più ampia per la diagnosi precoce.